Presso il comune di Cerea, nella bassa Veronese, si trova una bellissima villa detta “Ca del Lago” il cui nome però è Villa Dionisi, risalente al XVIII secolo. La Villa fu edificata dalla famiglia Dionisi per poter vigilare sui grandi possedimenti agricoli di loro proprietà e in secondo luogo per accogliere i loro ospiti in una bella casa elegante e sfarzosa. La casa si presenta con un salone molto grande centrale a cui si accede attraverso due porte esterne ed ha ai lati varie stanze in simmetria perfetta. Per arrivare al primo piano, occorre salire un grande scalone. L’interno della Villa è decorato con una serie di affreschi. L’edificio anticamente era una antica fabbrica dominicale (Il reddito dominicale corrisponde al reddito medio ordinario ritraibile dal terreno attraverso l’esercizio delle attività agricole) che si trovava appunto a Ca’ del Lago, vicino a Cerea costituito da un lungo corpo orizzontale al cui fianco s’innalzava una “torre colombara” (è una forma architettonica, utilizzata in diverse epoche per l’allevamento dei colombi) di origine forse quattrocentesca. Villa Dionisi venne iniziata nel 1740, con la costruzione dell’oratorio (Inizialmente gli oratori erano piccoli luoghi di culto, dove i fedeli si riunivano a pregare il termine deriva appunto dal latino orare, pregare), importante per la tradizione settecentesca. La Villa venne ultimata alla fine del secolo realizzando il grande accesso nella parte posteriore. Il progettista da cui prese anche il nome fu Gabriele Dionisi aiutato da un artista bolognese, Giuseppe Montanari allievo di Ferdinando Bibiena. Nel XX secolo la villa divenne eredità dei fratelli Ottavio e Giampaolo Dionigi Piomarta ultimi eredi della nobile famiglia veronese. In disaccordo sulla divisione dell’eredità paterna i fratelli ipotizzarono uno smembramento dell’immobile in forma di mere quote di comproprietà e che, ove realizzato, avrebbe compromesso per sempre il valore storico della villa.
Dopo varie vicissitudini ereditarie tra i discendenti dei due fratelli la villa pervenne per successione al marchese Federico Tacoli (1925 – 2004) ritornando ad essere la proprietà unitaria dell’immobile. Villa Dionisi è una delle circa 70 ville che furono costruite, ampliate o rifatte nel XVIII secolo nella provincia di Verona e dislocate in un contesto pianeggiante. Lo schema della Villa è quello classico delle Ville Venete, con ampio salone centrale, con due ingressi alle estremità e ai cui lati vi sono varie stanze piuttosto larghe e molto luminose, disposte in modo simmetrico. La grande scala porta al piano superiore, immettendo in un altro alto salone centrale, una volta affrescata da Giuseppe Gru e dal Montanari. La cappella, costruita nei pressi doveva essere luogo di culto per la piccola comunità che viveva attorno alla villa. Nella villa sono presenti quadrature del pittore e architetto Giuseppe Montanari, affreschi e quadri di Nicola Marcola e del più celebre fratello di lui Marco. L’affresco sul soffitto del salone centrale, forse del 1742 raffigura l’Incoronazione di un personaggio della famiglia Dionisi, in cui una donna porge una corona di foglie di vite ad un uomo in vesti classiche ed entrambi sono circondati da bambini che portano rami di vite.
Tiziano Brusco