Prima di continuare a scrivere su ville e palazzi sorti nel Veneto a cavallo del rinascimento, credo sia importante descrivere cosa è stato e come si è sviluppato nell’architettura e nell’arte in genere questo movimento italiano così importante: il RINASCIMENTO VENETO appunto.
Il Rinascimento Veneto fu una delle declinazioni fondamentali del Rinascimento italiano. È importante ricordare che ll’arte rinascimentale arrivò in Veneto tramite il soggiorno a Padova di Donatello dal 1443 al 1453, diffondendosi poi anche in pittura tramite Squarcione e i suoi allievi. Il nuovo stile si diffuse anche a Venezia (tradizionalmente legata alla cultura tardigotica) successivamente a Giovanni Bellini dopo il quale l’arte veneziana viene rivoluzionata da Giorgione e – all’inizio del Cinquecento – da Tiziano. Quest’epoca si conclude con Veronese e Tintoretto che marcarono il passaggio verso il manierismo. Dopo la crisi economica del XIV secolo le famiglie veneziane, avevano iniziato a cautelarsi cercando forme di entrata più sicure del commercio, come i terreni edificabili. Nel 1405 Venezia possedeva già Verona, Padova e quasi tutto il Veneto. Agli esordi del XV secolo il Veneto era una delle regioni italiane dove era più vitale lo stile gotico internazionale, che a Venezia si innestava anche con la cultura bizantina. Già dagli anni Trenta le città venete, in particolare Venezia e Padova, inaugurarono una serie di scambi con Firenze e la Toscana, che portarono precocemente alcune novità dell’arte rinascimentale. L’umanesimo padovano dopotutto, fiorito attorno alla sua Università, aveva una lunga tradizione avviata dal soggiorno di Francesco Petrarca, con un ambiente ricco di eruditi e antiquari che cercavano di ricostruire il mondo classico tramite lo studio dei reperti antichi. Nel XVI secolo Venezia era al culmine della sua potenza economica.
Con le Fiandre (regione storica compresa tra la Francia, il Belgio e i Paesi Bassi), e la Germania meridionale tra il XV ed il XVI secolo ci fu una fitta la rete di rapporti tra i quali particolare rilevanza ebbero quelli artistici. A partire dal 1400 tale dialogo si infittì e si arricchì con interventi artistici nordici, ma anche toscani.
Un altro fattore che promosse il movimento artistico fu lo sviluppo della editoria a Venezia. Anche il Rinascimento a Padova ebbe un inizio che viene unanimemente fatto coincidere con l’arrivo dello scultore fiorentino Donatello dal 1443. Qui si sviluppò una scuola artistica che, per precocità e ricchezza di spunti, fu all’origine della diffusione dell’arte rinascimentale in tutto il nord-Italia. Moltissimi furono i maestri che ebbero un’esperienza giovanile a Padova. Per quanto riguarda l’architettura rinascimentale Veneta gli influssi più importanti furono quelli dell’architettura del Palladio, grazie anche alla diffusione dei suoi Quattro libri dell’architettura che furono fondamentali anche nel XIX secolo per lo sviluppo dell’architettura neoclassica anche all’estero. Verona probabilmente per le ville private del periodo, risenti’ dell’influenza delle bellissime dimore del cinquecento nel vicentino ad opera del Palladio. Altro grande architetto che operò a Verona nel periodo fu Michele Sanmicheli.
Tiziano Brusco