“L’Associazione denominata “Templari Cattolici d’Italia” non ha alcuna facoltà canonica di proporre eventi, organizzare manifestazioni, accogliere nuovi adepti e prestare servizi di custodia in nessuna chiesa sia parrocchiale che rettoriale sull’intero territorio della Diocesi di Verona, e che in questo momento non c’è alcun patrocinio o anche semplice appoggio della Diocesi a quanto i suoi membri continuano a proporre. Per questo, sia i presbiteri che i fedeli laici sono invitati ad essere prudenti nell’ascolto e obbedienti alle istruzioni che il Vescovo di Verona ha dato, fino al momento in cui non saranno chiariti i comportamenti ancora non di piena comunione ecclesiale dei Templari Cattolici d’Italia’’.
È questa la potente precisazione firmata dal vicario generale monsignor Roberto Campostrini, che chiarisce senza ombra di dubbio la posizione della Curia veronese a seguito delle recenti manifestazioni organizzate a Verona dai Templari Cattolici d’Italia. Praticamente uno schiaffo in piena regola.
Cos’era successo? Ecco spiegato. Nei giorni dal 3 al 5 settembre scorsi l’Associazione Templari Cattolici d’Italia ha organizzato, in Verona un evento dal titolo “La sacra Sindone e i cavalieri templari di ieri e di oggi”, proponendo l’esposizione di una riproduzione della sacra Sindone presso la Gran Guardia (con interventi di spiegazione sul sacro lino) e un’iniziativa denominata “Camminata silenziosa per la fede” per alcune strade della città, facendo poi un momento di preghiera davanti alla sede del Comune di Verona. L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Verona, senza alcun coinvolgimento della Curia diocesana. Il tutto ha destato nella Curia di Verona una certa sorpresa e sconcerto. Infatti, l’Associazione dei Templari che aveva avuto un riconoscimento da parte della Diocesi veronese due anni fa, agli inizi del 2021 è stata invitata dal Vescovo di Verona ad una seria revisione del proprio statuto ed allo stesso tempo ad una analisi del modo di vivere l’associazionismo, le attività, le relazioni tra i suoi membri e le scelte di governo da parte del Consiglio direttivo. Dopo aver svolto alcune verifiche e ascoltato vari testimoni attraverso una apposita commissione, il Vescovo di Verona, in sintonia con il dicastero vaticano competente, ha disposto lo scorso 31 maggio, la sospensione delle attività dell’associazione sul territorio dell’intera Diocesi. “Stupore e sgomento’’.