Il Verona è tornato nella mani di Maurizio Setti. Nel senso più letterale del termine. Con una comunicazione ufficiale il Verona ha, infatti, reso noto che “la Procura di Bologna ha disposto la revoca del sequestro preventivo dell’intera partecipazione della società Hellas Verona e la conseguente restituzione della partecipazione all’avente diritto Star Ball spa di Maurizio Setti”.
Lo stesso sodalizio scaligero nella nota ha ricordato come “la revoca del sequestro preventivo è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, in seguito agli accordi conclusi tra le società di Maurizio Setti e le società Delta, Lonestar e Santa Benessere”.
Società queste ultime tutte della galassia Volpi, l’imprenditore ligure che aveva chiesto il sequestro delle quote e con il quale Setti ha raggiunto poco tempo fa un accordo extragiudiziale. Quindi vengono a cadere tutte quelle azioni, come la nuova composizione del cda dell’Hellas, che, di fatto, toglievano operatività diretta allo stesso Setti.
Ma cosa significa il dissequestro delle azioni del Verona? La conseguenza più diretta è che ora Setti in prima persona potrà riavviare i contatti per la vendita della società. Il Verona prima della fine dello scorso anno è stato ad un passo dalla cessione.
L’accordo con i compratori, si parlava di un fondo quotato a Londra, era cosa fatta. Poi sono arrivate un paio di tegole. Il coinvolgimento della società in un giro di false fatturazioni e l’arrivo in sede della Guardia di Finanza e quindi l’azione della Procura di Bologna che ha bloccato le azioni
di proprietà di Setti.
Vendita saltata, dunque e società che è ricorsa al riparo con un mercato invernale che tutti sappiamo.
Svendita Verona ironizzò qualcuno viste le cessioni operate dal direttore sportivo Sean Sogliano con l’Hellas già dato per sicuro retrocesso. Verona che, invece, è ancora in piena lotta e che ha le potenzialità per puntare alla salvezza.
E’ chiaro, ovviamente, che il traguardo salvezza ha un valore inestimabile per il valore del Verona. Setti in estate passerà la mano. Difficile ipotizzare un futuro diverso, strano pensare che l’imprenditore emiliano possa ancora andare avanti con le proprie forze nella gestione della società, viste anche le difficoltà in cui versano le sue aziende.
Chi acquisterà l’Hellas valuterà nella propria offerta, ovviamente, in quale categoria la squadra si troverà. E’ evidente che un Verona ai nastri di partenza nella massima serie ha un valore ben diverso da una squadra al via in cadetteria.
La salvezza è un patrimonio di inestimabile valore, raggiungerla fa ballare svariati milioni di euro. Una volta conquistata Setti potrà, senza intermediari alcuni, sedersi al tavolo delle trattative e iniziare gli accordi per la cessione del Verona. Altri scenari, ad oggi, appaiono improbabili.
Mauro Baroncini