Alcuni esponenti della sinistra, su tutti Leu, potrebbero decidere di non appoggiare Mario Draghi qualora la Lega sostenesse il governo, o facendone parte o esternamente. Il governatore Luca Zaia è stato netto: “Non c’è solo un voto quantitativo, ma ce n’è uno anche qualitativo, che oggettivamente la Lega rappresenta, perché oltre a essere la prima forza politica a livello nazionale è anche il partito che governa i territori produttivi di questo Paese. Se il contratto sociale è ancora valido, vuol dire che qualcuno lo rappresentiamo”. Zaia rifiuta l’idea che possano esserci “veti da parte di altre forze politiche sulla Lega”.
L’INCONTRO A ROMA
“Conosco Draghi – ha detto Zaia – ho avuto modo di incontrarlo quando ero ministro dell’Agricoltura, ed è una persona seria, con una visione liberale. Se qualcuno dice che la Lega deve essere tagliata fuori dal governo, siccome si parla di governo di salute pubblica, penso che non si possa prescindere dal fatto che le forze politiche devono essere ascoltate, e soprattutto, che non ci sono solo i numeri del parlamento. Ma”, ha sottolineato Zaia, “la formazione del prossimo governo non è la mia ansia quotidiana. La mia ansia sono i bollettini e i grafici sullo stato della pandemia”.
LE CIFRE DEL CONTAGIO
Il bollettino oggi dice che ci sono 688 nuovi positivi su oltre 31 mila tamponi, con un’icidenza al 2,11%, “bassa”, ha evidenziato Zaia, “in una piazza con mille persone ci sono 3 positivi”. 25 i decessi segnalati dagli ultmi dati. Continuano a svuotarsi le terapie intensive (non influisce il numero dei decessi): rispetto al 31 dicembre ci sono 1.500 posti disponibili in più. Liberati 21 posti in area critica. Capitolo vaccini. Zaia ha affermato che il problema del reperimento sul mercato “sarà uno dei dossier di cui il nuovo presidente del Consiglio dovrà occuparsi.
IL FALLIMENTO DELL’UE
Ho l’impressione che nei prossimi giorni, nelle prossime settimane”, è andato avanti il governatore, “lo scenario dei vaccini sul mercato europeo cambierà di molto. Il problema reale è rappresentato dall’Europa. Se sarà confermata la possibilità di reperire vaccini sul mercato, vorrà dire che l’Ue ha fallito. Ci era stata descritta come una visione quasi monopolistica dei contratti, dove era stato comprato tutto quello che si poteva prendere. Se sarà confermato che non è così ci chiediamo quale senso abbia avuto la regia europea”.