Lo avevamo scritto, e d’altronde i dati parlavano chiaro. Altri avevano dato per possibile il ritorno in zona arancione, e invece – purtroppo – il Veneto rimane in zona rossa almeno per altre due settimane. Lo ha deciso il governo e lo ha confermato il presidente Luca Zaia. “L’indice Rt del Veneto è a 1,23, e ci avrebbe consentito di passare in zona arancione, ma abbiamo un’incidenza di 254 positivi su 100mila abitanti e per essere arancioni dovremmo avere al massimo 249 contagi ogni 100mila abitanti. Uno sguardo al bollettino.
Le persone ricoverate in Veneto sono 2.082, 10 pazienti in meno rispetto a ieri. “Nello specifico – ha reso noto Zaia – in area non critica sono presenti 1.807 pazienti (-8) mentre in terapia intensiva si trovano 275 pazienti (-2). Nelle ultime 24 ore si sono registrati 26 decessi.
Il governatore ha fatto il punto sulla campagna vaccinale: “Oggi ne facciamo 30 mila, andiamo avanti anche con le vaccinazioni nelle aziende, in maniera timida, leggera. Se parte il portale delle vaccinazioni siamo pronti a chiudere già lunedì la trattativa con le farmacie.
Serviranno per la prenotazione e la compilazione dei vari documenti burocratici – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – soprattutto per favorire gli anziani”. A proposito dell’acquisto da parte della Campania del vaccino Sputnik V, annunciato dal presidente Vincenzo De Luca, Zaia ha preso atto “che il governo italiano, non dicendo nulla, conferma che tutte le regioni posso comprare in autonomia i vaccini. La storiella dell’Europa che li compra e li dà all’Italia è una farsa”, ha aggiunto. “Hanno rotto le palle a me per niente quando abbiamo cercato i vaccini. Significa che le Regioni possono comprare vaccini, a me è stata raccontata la storiella che le Regioni non potevano rifornirsi in maniera autonoma. E’ falso”. Quando si vaccinerà Zaia? “Se mi chiamassero per dirmi che ci sono delle dosi in più a fine giornata io non mi vaccinerei. Aspetto il mio turno, solo dopo che saranno vaccinati tutti gli over 80 lo farò anche io”. Poi il governatore ha voluto fare una precisazione: “I vaccini fatti nelle aziende non vengono tolti agli anziani. Il nostro obiettivo infatti rimane quello di vaccinare tutti gli over 80 e le categorie dei super fragili, oltre agli insegnanti, come previsto dalla norma nazionale. E i vaccini alle aziende verranno dati, almeno all’inizio in numero limitato”. Capitolo scuola. “Siamo pronti con un progetto per lo screening con tamponi utilizzando il ‘fai da te’ per poterle lasciare aperte”. Zaia ha comunque sottolineato che la competenza è dello Stato. Non possiamo pensare che il futuro della scuola sia il surrogato della Dad”. Zaia ha aggiunto che ritenere “che non ci sia nulla di scandaloso se si fanno i test ‘fai da te’ tenendo le scuole aperte”. Per il governatore “è impossibile testare i ragazzi con il monoclonale, per cui non è un caso che a livello mondiale si usano i test rapidi”. Infine il governatore è passato al contrattacco . “Il venticello nazionale contro l’autonomia può venire solo da menti medioevali che non hanno idea e percezione del futuro”.