Il vaccino “veronese” in estate. Prodotto da Reithera

Il vaccino italiano è uno dei 65 vaccini in fase clinica. Ha completato la Fase 1, di cui a bre­ve dovremmo avere i risultati. Contiamo di completare le fasi entro l’estate”. A fare il pun­to sullo stato dell’arte del vaccino sviluppato da Reithe­ra, azienda biotech di Castel Romano, in provincia di Ro­ma, è stato Giuseppe Ippo­lito, direttore scientifico dell’I­sti­tuto Nazio­na­le Malattie In­fettive Lazzaro Spal­lanzani, du­rante il Forum Risk Mana­gement in Sanità di Arezzo. Questo vaccino è basato su vettore adenovirale (GRAd), derivante dai gorilla e modificato affinché non possa replicarsi. La sperimentazione è condotta a Roma e Verona in collaborazione con lo Spal­lan­zani e ha ricevuto finanziamenti dal ministero dell’Uni­ver­­sità e dalla Regione Lazio. Si tratta di “vaccino con un vettore ben noto e stabile, che ha alcune caratteristiche in co­mune con tutti gli altri che usano vettori simili”. Vaccini come questo, ha spiegato Ippolito, “hanno il vantaggio di avere un numero limitato di effetti indesiderati e una facilità di gestione, perché non han­no particolari esigenze di congelamento. Questo faciliterà la somministrazione”.