Ci sono flash che ti restano per sempre. Attimi lunghi una vita. Gesti che non finiscono mai.C’è un tunnel senza fine, forse davvero, il più lungo della storia. Franco Bergamaschi lo fece a Ramon Turone, era il 20 maggio 1973. Tunnel, lì, sulla sinistra, poi il cross, perfetto, per il sinistro dolce di Luppi. Un gol bellissimo, una perla in quel 5-3 che nessuno dimenticherà mai.
Come quel tunnel, sembra di rivederlo adesso.Franco Bergamaschi, da Avesa, giocava col 7 sulle spalle. Prese la palla, ci pensò un attimo, la infilò tra le gambe di Turone, spaesato come tutto quel Milan. Turone non fece in tempo a reagire, Bergamaschi, detto Lulù, era’ già dall’altra parte, raggiunse la palla. E sapeva già che cosa sarebbe successo. La toccò morbida, all’indietro. Rasoterra. Come gli avevano insegnato da sempre, come insegnano a tutti i bambini. Il cross all’indietro. Aveva piedi morbidi, Bergamaschi. E anche il sinistro di Luppi, fu morbidissimo. Anche se arrivò come un macigno sul cuore del Milan. Vecchi non la prese, la palla finì docile nell’angolino più lontano. Il Bentegodi esplose. Quel Verona-Milan sarebbe presto diventato storia…
