Roberto Iraci Sareri, classe 1968, nato a Enna, ma veronese d’adozione e titolare da 30 anni, con il fratello Francesco, di una impresa artigiana a Illasi nel settore dei servizi tricologici per uomo e donna, ha concluso, con soddisfazione e gratitudine, il suo mandato da Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Verona.
“Sono stati 4 anni impegnativi, che mi hanno portato fuori dalla mia zona di comfort perché iniziati il 10 febbraio 2020, a ridosso della Pandemia – commenta il Past President – ma è stata una delle esperienze più arricchenti della mia vita. Con il mio gruppo di lavoro, ho messo a frutto, a tutto tondo, nella rappresentanza datoriale, 18 anni di ruoli sindacali territoriali e due mandati da Presidente di UPA Servizi (Società in house di Servizi e Ente di Formazione accreditato) e Vice Presidente Provinciale della Confartigianato Imprese Veneto, e anche oltre”.
Quali sono stati i momenti più emozionanti?
“Difficile scegliere ma tra i tanti metto al centro i momenti formativi che ho svolto con i miei colleghi Dirigenti. Siamo stati seguiti da formatori preparati e che hanno capito che volevamo crescere nei nostri ruoli e nel nostro modo di porci con gli artigiani e le artigiane che, ancora, non erano in Associazione”.
Quale è stata la costante di questo mandato?
“Sicuramente la comunicazione, che abbiamo aperto a 360 gradi, con tutti i canali possibili, da quelli più tradizionali, a quelli più innovativi – dichiara Roberto Iraci Sareri – perché ho avuto modo di verificare in molte occasioni che spesso, dietro a una impresa in difficoltà, c’è l’isolamento e la disinformazione di imprenditori e imprenditrici. Abbiamo voluto mettere in campo ogni occasione possibile per arrivare in ogni capannone, in ogni bottega, in ogni famiglia”.
Quali erano le richieste più frequenti dai Vostri Soci?
Risponde Roberto Iraci Sareri: “Dopo la Pandemia avere momenti di aggregazione di qualità, networking, opportunità di relazione tra imprese e tra persone. In parallelo la volontà di rilanciare con orgoglio il nostro lavoro, il Made in Italy, quello che con le nostre botteghe facciamo per il territorio in modo legale e rispettando norme e leggi. Nel post Pandemia è diventata allarmante la necessità di avere manodopera qualificata, è stato ed è tutt’ora importante affiancare le imprese sull’impennata dei costi energetici e le materie prime, è stato fondamentale poter contare sui servizi qualificati che abbiamo offerto agli associati e il fatto che non abbiamo incrementato le tariffe, né della tessera, né dei servizi proprio per lasciarli accessibili.”
Cosa ha sempre tenuto a mente in questi 4 anni?
“Sicuramente l’essere attenti e presenti per i giovanissimi, ma anche che il mio ruolo non dovesse mai prescindere dall’importanza dell’ascolto, al quale ho dedicato tutto il tempo possibile, anche sottraendolo alla mia famiglia. Ho accolto ogni invito e ogni occasione di portare la nostra esperienza, perché abbiamo una grande responsabilità: siamo la voce delle imprese veronesi e le imprese veronesi sono la nostra forza”.
E ora?
“Ho deciso di non candidarmi per un secondo mandato da Presidente, per scelta personale, mancando le condizioni che mi avevano portato 4 anni va a mettermi a disposizione in prima linea.