Il tempo si è fermato, ecco Pellissier Gioca 76 minuti, segna 2 gol, scatena il pubblico delle grandi occasioni: è eterno

Pozzo B – Clivense 0-5
Reti: 16’ pt Mehmedi, 27’ pt Inzerauto, 33’ pt Pellissier (rig.), 14’ st Alessi, 26’ st Pellissier
Pozzo B (4-3-3): Sartori 5 (21’ st Savoncelli 5.5); Ramos 5, Polato 5.5, Sangare 6, Bellini 5, Personi 5.5, Traore 6 (23’ st Mansour 5.5), Turcan 5 (1’ st Oulhaj 5.5), Grigoli 6, Passarini 5.5 (27’ st Cingerlini 5), Missaoui 5.5 (27’ st Rossi 5.5). All. Mbrati 5
Clivense (4-4-2): Pavoni 6 (42’ st Squizzi s.v.); De Pani 6, Tenuti 7, El Hatimi 6.5, Motta 6.5; Castellucci 6.5, Facciolo 6.5 (21’ st Olivieri 6), Alessi 7; Inzerauto 7.5 (37’ st Vitale s.v.), Pellissier 8 (31’ st Davì 6), Mehmedi 7.5 (15’ st De Martiis 6). All. Allegretti 7
Arbitro: Boretti di Verona 7
L’INTERVISTA
Sergio, è stata una serata perfetta…
“La sensazione di giocare è bella, ma è ancora più bello segnare e festeggiare il titolo con una vittoria, in una serata stupenda con gli spalti pieni di tifosi che possono esultare insieme a te. Certo giocare in serie A è un’altra cosa e non è da tutti, però posso assicurare che vincere non è mai facile, neanche in Terza categoria, e questo credo che sia merito soprattutto del mister, per aver creato una squadra così rapidamente con ragazzi che non giocavano a calcio, che erano fermi da più anni, e vincere subito tutto”.
L’obiettivo era tenere viva la passione nella gente. Come ci siete riusciti?
“Non è semplice partire quando tutti pensavano che questo fosse il Chievo 2. Non può esistere, il Chievo era uno e purtroppo sappiamo come è andata. Noi vogliamo portare avanti dei valori che abbiamo imparato nel corso degli anni, questa si chiama Clivense, crediamo in questo progetto, abbiamo tante idee e proposte. Vogliamo essere una squadra nuova, sana, che è più famiglia che società di calcio. Se le persone capiranno questo, potremo fare tante cose insieme”.
I giocatori hanno dato un contributo fondamentale al progetto.
“Sono orgoglioso, sono ragazzi che si sono trovati in una situazione particolare, tante volte possono fare anche delle cavolate. In terza categoria così tanti spettatori come stasera non li vedranno mai. È stato bravo il mister a tenerli uniti, prima della partita gli ha detto di godersi questo momento, se lo sono meritato e lo ricorderanno per il resto della vita. Io quando giocavo avevo lo stesso entusiasmo, non pensavo ai soldi ma solamente a dare il massimo per vincere e regalare una soddisfazione alle persone che non potevano scendere in campo”.
La prossima stagione cosa succederà? Vi sta stretta la seconda categoria?
“Per i nostri sogni e progetti ci sta strettissima. Abbiamo trovato tanti amici che stanno lavorando con noi con un entusiasmo pazzesco, potrebbero lavorare in serie A e mi piacerebbe permettergli di raggiungere nuovi risultati inaspettati. Stiamo attendendo delle risposte per riuscire a fare quel salto”.