Sabato 22 marzo alle 11 si inaugura, dopo il restauro, il “Tempio di Giove Lustrale” presso i resti tra Viale dei Partigiani e Via Torbido.
A promuovere l’iniziativa il comitato veronese della Società Dante Alighieri con la sua presidente Maria Maddalena Buoninconti. Presentazione dell’evento con Nicolò Monaldi. Gli studiosi sono concordi nel datare il tempio di Giove Lustrale alla metà del I sec. d.C. La dedica venne ipotizzata sulla base di due are offerte al dio rinvenute nei pressi del tempio (all ’angolo tra via S. Michele alla Porta e via dietro S. Eufemia, entro le mura) sulle quali era presente l’appellativo.
I resti del tempio furono inglobati nelle fondazioni della chiesetta romanica di S. Michele alla Porta al momento della sua costruzione, attorno alla metà del XII secolo. Nel 1806 la chiesa venne dismessa e progressivamente accorpata agli edifici circostanti, ampliati e trasformati nel corso dei decenni.
Tali strutture, compresa la chiesa, vennero smantellate nel 1930 per la creazione di via Armando Diaz che secondo il nuovo piano urbanistico doveva condurre al ponte della Vittoria, da poco progettato. Nell’occasione, vennero riportati alla luce il podio e gli ambienti ipogei del tempio. Nel 1995, durante lavori condotti al piano interrato di un edificio sito in via Diaz 10, vennero individuati i resti di una grande vasca, interpretata come pertinente all’edificio sacro. Nel 1998, in occasione di lavori sulle fognature della città, gli scavi riportarono in luce alcune strutture appartenenti al complesso templare, nello specifico il vano interrato, una vasca, murature rasate con una serie di buche pontaie.
La Società Dante Alighieri si è impegnata nel ripristino del monumento e nella proposta di targhe esplicative volte a rendere fruibile il sito per la cittadinanza.