Venerdì 12 maggio alle ore 21 il Teatro Scientifico inaugura la nuova sede del Teatro Laboratorio di Verona, ricavata da un’ex stamperia fatiscente che, con un’opera di rigenerazione urbana apre alla comunità. Da un’ex balera, ex funicolare, ex arsenale, ora approda in un’ex stamperia sita in Lungadige Galtarossa 22/a vicino a Ponte San Francesco. Il Teatro sarà inaugurato con un concerto tenuto da artisti che hanno collaborato da sempre con il Teatro Laboratorio e che sono trait d’union di tutte le sedi: Blow Up sestetto. Cristina Mazza sax alto e voce, Bruno Marini sax tenore, Marco Pasetto clarinetto basso e sax soprano, Chubby John basso, B. C. Bag batteria, Max Bitasi percussioni. Il Teatro Scientifico/Teatro Laboratorio, che quest’anno festeggia 55 anni di attività, è una struttura stabile di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero della Cultura. Ha una sezione di studio e ricerca antropologica sulla Commedia dell’Arte. Ha fondato e dirige il Teatro Laboratorio di Verona. Gestisce l’Archivio del Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio. Il Teatro/Laboratorio nasce nel 1967 (ufficializzato nel 1968) a Verona per volontà di Ezio Maria Caserta e di Jana Balkan. La sua prima sede (e fino al 1975) è uno spazio alternativo, primo teatro off della città, in fondo a via Scuderlando, dove il gruppo affianca all’attività di produzione quella di ospitalità. Lì arrivano le prime compagnie d’avanguardia italiane e straniere. Nel 1975 la compagnia si trasferisce nella sede di piazzetta Fontanelle Santo Stefano (che trasforma da ex deposito di immondizie in un teatro), che diventa uno dei primi centri polifunzionali del Veneto e punto di riferimento della cultura “nuova” per la città di Verona. Nel 1977 il Teatro viene bruciato da un incendio doloso e viene nuovamente ricostruito. Nel 1999 vengono affrontati importanti lavori di ristrutturazione dello stabile per adeguarlo alla nuova normativa europea, ma nel frattempo viene deciso di ripristinare l’ex funicolare e il Teatro deve lasciare la sede. Nel 2010 viene proposto come sede uno spazio nell’ex arsenale. Il Teatro Scientifico affronta i lavori di sistemazione trasformandolo in sala teatrale, che ha lasciato a fine luglio 2021. Ora la direzione artistica è stata affidata a Isabella Caserta. Nel 2005 viene inaugurata la Sezione Cinema, che nel 2011 si evolve in Nuove Officine Cinematografiche, fondata e diretta da Luca Caserta, per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive (con i suoi lavori è stata presente al Festival di Cannes e a vari festival internazionali, vincendo molti premi). Sull’attività del Teatro/Laboratorio-Teatro Scientifico hanno scritto i più autorevoli nomi della stampa nazionale ed internazionale e, a partire dal 1981, sono state dedicate varie tesi di laurea, tra cui: “Invenzione e stravolgimento scenico nel teatro di Ezio Maria Caserta”, Università di Brescia; “Il Teatro Laboratorio, centro polivalente nel cuore di Verona”, Università di Venezia; “Un’esperienza di Teatro/Laboratorio nella Verona degli anni ’70”, Università Statale di Milano; “Il Teatro Scientifico di Verona: una famiglia d’arte fra rinnovamento generazionale e sperimentazione di forme nuove”, Università di Bologna. Nel 2016 è uscito il libro il libro “I due gentiluomini. Un laboratorio a Verona” a cura di Andrea Porcheddu, edito da Titivillus.
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