Il “Superbonus 110%” rappresenta il principale meccanismo di incentivazione per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. La Camera di Commercio di Verona assieme a Il Sole24Ore ha organizzato un webinar sulle novità per le imprese 14.185 edil, che a Verona, sono costituite per il 70% da imprese artigiane.
Ha aperto i lavori Andrea Bissoli, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona e della Commissione Artigianato dell’ente che ha spiegato come a Verona il “superbonus” potrebbe mobilitare risorse per milioni di euro per l’artigianato, il cui primo settore è proprio quello delle costruzioni (9.925 imprese, pari al 40,3% del totale delle imprese artigiane).
Vi è grande attenzione da parte delle imprese dell’edilizia, installazione di impianti e del legno”.
Il webinar è stato moderato da Andrea Prando, componente della Commissione Artigianato della Camera di Commercio di Verona e consigliere dell’ente: “Le aspettative e le attese delle imprese artigiane veronesi sono molte, ma gli aspetti tecnici, normativi e organizzativi richiesti per utilizzare il bonus sono molto impegnativi. Vi sono tutta una serie di adempimenti cui le piccole imprese faticano a rispondere e la competizione è forte”.
Il webinar ha fornito una serie di spunti sulla gestione del “superbonus 110%” tenendo conto delle difficoltà interpretative e delle incertezze generate dalle continue modifiche normative e integrazioni procedurali.
“Si tratta di un sistema complesso – ha spiegato Luca Rollino, ingegnere e architetto, esperto de Il Sole 24 Ore – in quanto sono richieste competenze trasversali in ambito giuridico, economico, fiscale, finanziario e tecnico. Soprattutto, è richiesta un’azione sinergica e strutturata da parte di attori in grado di offrire un servizio integrato. Occorre guidare la committenza attraverso i possibili modelli di business, in modo da evitare perdite di tempo che, in questo momento, nessuno si può permettere”.
Per seguire al meglio i dettami della normativa sul Superbonus 110%, infatti, occorre prestare la massima attenzione fin dalle prime battute dei lavori, partendo quindi dalle asseverazioni e affidandosi a professionisti validi, affinché svolgano la propria perizia all’interno di quanto stabilito dalla legge.
Francesco Avella, dottore Commercialista, Revisore Legale, esperto de Il Sole24Ore, si è concentrato sulle questioni aperte: “la fatturazione in caso di general contractor, le pertinenze, i frazionamenti, le demolizioni e le ricostruzioni. E’ importante anche saper gestire lo sconto in fattura se non c’è il general contractor. Occorre poi porre attenzione ai documenti necessari per il visto di conformità che deve essere rilasciato dal commercialista. Un altro tema caldo per le imprese è quello delle responsabilità e il rischio del concorso nelle violazioni”.