Londra chiama Soave
Quello inglese si conferma un mercato di riferimento per il vino Soave con il Consorzio di Tutela che da tempo è attivo con una serie di azioni promozionali focalizzate sugli operatori di settore e sulla stampa specializzata.
Il mese di giugno rappresenta il culmine di questa progettualità che prevede sia iniziative all’interno della zona di produzione sia missioni a Londra.
Sulla scia degli attuali trend di mercato che premiano sempre più i vini bianchi a gradazione alcolica leggermente più contenuta, soprattutto a livello internazionale, si è appena concluso sulle colline del Soave un significativo press tour, coordinato dal Consorzio di Tutela in collaborazione con la Master of Wine Sarah Abbott, che ha visto la partecipazione di giornalisti inviati da tastate quali Decanter, Harpers, The Guardian, The Telegraph, solo per citare alcuni dei giornali più noti e autorevoli.
Tra i temi condivisi con i giornalisti inglesi le potenzialità delle Unità geografiche aggiuntive (UGA), la capacità di evoluzione negli anni da parte del vino Soave, l’importanza del paesaggio del Soave quale patrimonio agricolo di rilevanza mondiale (GIAHS).
«La piazza inglese è da sempre strategica per il Soave – evidenzia Cristian Ridolfi, Presidente del Consorzio di Tutela – . Da sempre infatti gli inglesi amano il nostro vino bianco e lo acquistano con costanza, e di questo ci danno conferma immediata le nostre aziende che lì esportano. Va poi tenuto in considerazione un altro aspetto fondamentale: Londra è la capitale europea che più di ogni altra anticipa e poi detta mode e trend di consumo. Per tale ragione riteniamo fondamentale operare su questo mercato con azioni mirate, esattamente centrate sui target di nostro interesse».
L’evento
Sarà una preziosa occasione di dialogo e di confronto direttamente con gli operatori per andare più in profondità rispetto alla “versalitiltà del Soave”, per aggiornarsi rispetto ai progressi della denominazione e per scoprire nuove aziende da inserire in carta vini.
A seguire avrà invece luogo una masterclass rivolta agli operatori del comparto HORECA, guidata da Filippo Bartolotta, giornalista e divulgatore.
Lo scopo di questo secondo appuntamento sarà quello di “scattare una sorta di istantanea” della denominazione del Soave, evidenziando i picchi qualitativi che la caratterizzano attraverso un vero e proprio viaggio da ovest, suolo marcatamente calcareo, ad est, zona invece a matrice vulcanica.
La denominazione del Soave – 13 comuni dell’Est Veronese appartenenti alla doc, quasi 7000 ettari vitati – produce in media ogni anno 40 milioni di bottiglie. I mercati di riferimento sono principalmente Germania, Gran Bretagna e Nord Europa in genere, seguiti da Giappone e Stati Uniti e Canada.