Il sindaco fa visita alla casa di riposo “Il gesto di Mazzi ci dà forza in questo momento così drammatico per noi operatori”

In mezzo a tante difficoltà e a tanta sofferenza, ci sono piccoli gesti che assumono un grande significato per chi li fa e per chi li riceve.
E’ quello che è accaduto lunedì al Centro polifunzionale Papa Giovanni Paolo II di Lugagnano nel Comune di Sona, in provincia di Verona.
Il sindaco Gianluigi Mazzi, accompagnato dagli agenti della Polizia Municipale, si è recato davanti alla Centro di Lugagnano di Sona per portare i saluti di tutti gli abitanti del Comune ai 44 anziani residenti nella struttura e ringraziare gli oltre 40 lavoratori, tra personale medico, infermieristico e operatori, che, tra mille difficoltà quotidiane, garantiscono assistenza e continuità di cura a tutti gli anziani ospiti.

Dopo aver fatto suonare le sirene delle auto di ordinanza, il sindaco e gli agenti, in rappresentanza dei cittadini di Sona, sulle note dell’inno nazionale si sono stretti in un grande abbraccio virtuale a tutti i lavoratori e gli anziani residenti della struttura.

“La situazione del Centro è molto rassicurante – ha spiegato Laura Ceresini, responsabile del centro – qui non si sono verificati casi di infezione da Covid-19 e tutti i residenti e i lavoratori sono in buone condizioni di salute ma, ovviamente, a titolo precauzionale e in ottemperanza alle disposizioni delle autorità sanitarie nazionali e locali, come sta avvenendo nei presidi ospedalieri, anche al Centro Papa Giovanni Paolo II non è consentito l’accesso ai familiari, i quali tuttavia mantengono contatti quotidiani con i loro cari tramite telefono e videochiamate”.

Anche i servizi attigui alla struttura, a causa dell’acuirsi dell’emergenza Covid-19, come il Centro diurno per anziani, il Centro benessere, gli ambulatori e il Punto prelievi sono chiusi da alcune settimane.
Alla chiusura obbligata del Centro diurno, il Comune di Sona, in accordo con la Protezione civile e Coopselios, la cooperativa che gestisce il Centro Papa Giovanni Paolo II, ha risposto prontamente attivando un servizio di consegna dei pasti a domicilio, 7 giorni su 7, per gli anziani più fragili. Ogni settimana vengono consegnati circa un centinaio di pasti.

“In un momento di così grande difficoltà, soprattutto per le persone più fragili, come gli anziani, il gesto del sindaco Mazzi è stato di grande valore per tutti noi – ha commentato il direttore d’Area di Coopselios, Sauro Paganelli – che ogni giorno siamo impegnati per garantire alle famiglie, agli enti pubblici e alle istituzioni che si sono affidate a noi non solo qualità del servizio, ma anche piena disponibilità per far fronte a ogni genere di situazione e di emergenza. Sarà più facile superare questo momento se sapremo stare uniti, perché il vostro sostegno è la nostra forza”.