Il sindaco Federico Sboarina, insieme con l’assessore al commercio Nicolò Zavarise, ha incontrato in Sala Arazzi le associazioni economiche, i parlamentari, gli assessori e i consiglieri regionali per fare il punto sull’emergenza causata dal Coronavirus.
“In parallelo alla difesa della salute, altrettanto importante adesso è la tutela delle attività economiche e dei posti di lavoro”, ha detto il sindaco, come aveva già rilevato nei giorni scorsi, “mi preoccupa il turismo che è uno dei nostri principali settori e che sta già subendo contraccolpi e disdette, come la fiera che è un altro asset fondamentale che sta annullando eventi. L’ordinanza di Zaia per evitare il contagio è uno strumento indispensabile che in Comune a Verona stiamo applicando, ma adesso serve anche altro. Dobbiamo tutti occuparci anche della fase successiva e fare pressing sul Governo, già iniziato dai governatori del Nord, affinché si agisca in maniera seria a sostegno delle nostre imprese. Ai veronesi dico di non farsi prendere da nessun allarme e di non credere alle molte bufale che girano. I nostri bar non chiudono alle 18 come in Lombardia e nei ristoranti non sono ammessi solo gli eventi, le cene non hanno niente a che fare con l’ordinanza. Anche la città di Verona reclama aiuti economici per le sue categorie”.
Turismo, azioni immediate
Per il presidente di Confcommercio Paolo Arena la politica e le imprese devono fare sforzo comune
“Rispetto all’ipotesi di slittamento alla fine di aprile del bilancio del Comune di Verona in conseguenza degli innumerevoli emendamenti presentati vogliamo, in questo momento di estrema urgenza che sta investendo l’economia veronese, fare un appello alla responsabilità istituzionale affinché si possano adottare le immediate azioni per il bene della nostra città; una fra tutte la necessità di rispondere con un’azione promozionale di forte intensità che garantisca alla destinazione turistica veronese il giusto ruolo che le spetta, recuperando così quel danno d’immagine che in quest’ultima settimana ha subito, in particolare sui mercati Mittel Europei”. E’ l’appello di Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, a proposito della situazione creatasi con l’emergenza coronavirus. “Occorre che la politica e le imprese facciano uno sforzo sincrono per scongiurare il tracollo delle nostra economia, già provata da una contingenza che stenta a intravvedere la luce alla fine di un lungo tunnel”. La situazione è allarmante e i dati parlano chiaro: “In un’indagine condotta tra il 18 e il 20 febbraio scorso da Confturismo-Confcommercio con Swg su un campione di mille italiani – aggiunge Arena – il 20% dichiarava che avrebbe annullato o cambiato la destinazione dei viaggi previsti per timore del coronavirus, mentre il 27% avrebbe preso solo precauzioni in viaggio senza però effettuare alcun cambiamento. La medesima indagine ripetuta a distanza di tre giorni, dopo la diffusione delle notizie sui casi italiani e sui primi provvedimenti restrittivi in Veneto e Lombardia, mostra come i primi passino al 36% e i secondi al 31%, mentre crolla dal 44% al 21% la percentuale di coloro che dichiarano che non intendono modificare in alcun modo le proprie abitudini di vacanza. Bisogna agire, e in fretta, per il bene delle imprese. Prima che sia troppo tardi”.
Pulizia straordinaria di nidi e materne comunali
Tutti i nidi e le scuole dell’infanzia comunali, oltre 50 immobili, saranno sottoposti a pulizia straordinaria per sanificare le aule in vista dell’eventuale riapertura di lunedì 2 marzo. Chiuse da oltre una settimana per le misure di contenimento del virus, in realtà le scuole comunali sono già pulite, visto che sono state tutte oggetto del servizio di pulizia ordinaria al termine delle ultime lezioni. Ma l’attenzione verso i bambini è massima, perciò vengono prese tutte le precauzioni necessarie. Il Comune ha così disposto che tra oggi e domani il personale incaricato si recasse nelle scuole assegnate per svolgere l’attività.