Il ritorno a scuola e il kit prosocialità Comportamento indispensabile per rispettare, capire e proccuparsi del prossimo

Questa settimana sono riprese le lezioni a scuola, così alcuni bimbi per la prima volta e tanti altri ragazzi nuovamente sono tornati, sorridenti o un po’ malinconici, tra i banchi di scuola. Ecco l’indispensabile: zainetto in spalla, colori nuovi, quaderni bianchi, libri patinati, merenda e… Una piccola cassetta degli attrezzi, atta alla prosocialità. In primis, il comportamento prosociale è caratterizzato da una preoccupazione per i diritti, i sentimenti e il benessere del prossimo ed è correlato allo sviluppo dell’empatia e di quei comportamenti che servono ad aiutare le persone che ci circondano. Prestare aiuto e dimostrare altruismo verso l’altro può sembrare un’inclinazione naturale ma, diversi avvenimenti di cronaca sembrano smentirlo. Come dotare quindi i nostri figli di tale indispensabile kit?
Innanzitutto ricordandoci che il genitore è il primo modello, il bimbo ci vede, ci studia, ci imita… Se mamma e papà per primi adotteranno agiti prosociali sarà probabile che lo faccia anche il figlio e viceversa naturalmente! Sempre a cura del genitore il non stancarsi di spronare e spiegare quanto sia importante rispettare il prossimo e se stessi, trattando gli altri semplicemente come noi vorremmo essere trattati. Un kit, quello degli attrezzi prosociali, che non trovi sugli scaffali in cartoleria, che non puoi comprare all’ultimo minuto su Amazon, ma da costruire pezzo per pezzo fin dalla prima infanzia e improntato a vivere al meglio il mondo relazionale. Quali sono i principali attrezzi al suo interno? Tre sono gli atteggiamenti base prosociali che un bambino/ragazzo dovrebbe imparare e avere a disposizione nella sua cassetta di lavoro. Il primo è il comportamento atto alla condivisione, ovvero il saper dare agli altri nel momento del bisogno. Il condividere insegna al fanciullo che non si è soli, che ci si può aiutare e che la fuori nel mondo ci può essere qualcuno anche per lui nel caso un giorno sia in difficoltà. Il secondo è il comportamento prosociale del saper aiutare e serve ad alleviare i momenti di angoscia di una persona nella problematicità. Insegnare a un bimbo a contribuire ad alleviare il disagio di un’altra persona, permette di accrescere la sua autostima e consapevolezza di essere un bravo bambino. Saper aiutare aumenta anche la possibilità che un giorno lui stesso sia in grado di chiedere aiuto e che sia meno a rischio di sviluppare problemi di tipo internalizzante ed esternalizzante. Il terzo attrezzo indispensabile è quello del comportamento prosociale del cooperare. Dalla collaborazione si impara a fare squadra, a essere solidali, a delegare e si comprende il concetto di affidabilità reciproca. Lavorare insieme con un obiettivo comune da raggiungere può a sua volta accrescere l’autostima e contrastare lo svilupparsi di comportamenti aggressivo-violenti.

Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta