Il rebus dei sottopassi. I tempi di Palazzo Barbieri

Ferrovie e sottopassi. Palazzo Barbieri è alle prese con il rebus dei tempi e anche delle decisioni per infrastrutture delicatissime nell’economia della mobilità e dello sviluppo urbanistico.
Il primo caso è quello del tunnel sotto il futuro Central Park che, come è noto, da solo si “mangerebbe” tutte le risorse per le opere compensative dalla Tav in città. Stiamo parlando di 15 milioni di euro. La maggioranza, con i suoi consiglieri e assessori è molto divisa su cosa fare. L’amministrazione Tommasi si era presa sei mesi di tempo per decidere su questo progetto voluto dalla Giunta Sboarina. Ha senso spendere tutti questi soldi per collegarevia delle Coste con stradone Santa Lucia, tenendo conto che andrebbero spesi altri soldi per creare una viabilità di adduzione verso il tunnel che oggi manca completamente? Forse potrebbe intervenire la Regione in aiuto del Comune, ma gli effetti benefici sul traffico sono tutti da dimostrare e la Quarta circoscrizione non sembra per nulla convinta. Il punto è che sulla realizzazione o meno di questo tunnel pare che si giochi tutto l’investimento dei privati per la riqualificazione del Central Park che verrà destinato in parte a edilizia di alto livello e in parte e verde pubblico. La bocciatura del tunnel potrebbe mettere tutto a rischio.
Ci sono poi i nodi dei sottopassi. Quello di Porto San Pancrazio è sempre chiuso e chissà per quanto tempo lo resterà ancora, mentre tra un mese appena chiuderà per i lavori Tav anche quello di via Bernini Buri, isolando di fatto tutta la zona delle Basse di San Michele. Il rischio è che il secondo sottopasso venga chiuso quando il primo non sarà ancora stato riaperto. Una corsa contro il tempo. Che lascia perplessi, perché i ritardi sono evidenti nella viabilità della zona est di Verona: è il caso della rotonda della Lidl in viale Venezia-corso Unità d’Italia: doveva già essere finita ma la strada continua ad essere un campo di battaglia. Se poi arriveranno i lavori per la stazione di Porta Vescovo con interventi su via Torbido, allora il panorama sarà completo. E ancora più preoccupante.