“I due infermieri colpiti venerdì da due pazienti sono tornati regolarmente in servizio e i responsabili dell’aggressione, fortunatamente, arrestati in flagranza di reato dalla Polizia. Cominciamo a vedere gli effetti della nuova normativa a difesa dei sanitari, ma ciò non toglie che in alcun modo si possono tollerare azioni di questo tipo nei confronti di chi sta svolgendo il proprio compito in prima linea nell’emergenza-urgenza”. A dirlo è il direttore generale Aoui, Callisto Marco Bravi, dopo l’episodio di venerdì sera quando due pazienti, portati al Pronto Soccorso di Borgo Trento con ferite superficiali dovute a una rissa, hanno dato calci e schiaffi ai due infermieri nella fase di valutazione dello stato clinico. “L’utenza più problematica è nei Pronto Soccorso e nelle Psichiatrie – aggiunge Bravi -, ma in Aoui non sottovalutiamo nessun episodio contro i sanitari perché non devono far parte dei rischi del mestiere di medico, infermiere, Oss e amministrativi. Per questo siamo da tempo attivi con molte misure per la difesa personale dei dipendenti. Dalle telecamere alla formazione del personale, fino al protocollo interno per assistere i dipendenti nelle denunce in caso di aggressioni. Il nostro dipartimento del Personale sta anche valutando alcuni nuovi strumenti presenti sul mercato, ma al momento non sono ancora state trovate soluzioni apprezzabili. Aggiungere modalità innovative di difesa personale è nostra intenzione e siamo aperti alle proposte e alla collaborazione con i rappresentanti sindacali, purché si tratti di soluzioni realizzabili e nel rispetto delle normative di tutela della privacy. Ringrazio la Polizia che è prontamente intervenuta potendo così applicare la flagranza prevista dalle recenti disposizioni normative”. Sul fronte giudiziario da segnalare che è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Verona il giovane che venerdì sera, dopo aver denunciato di essere stato vittima di una presunta rapina in Piazzale XXV aprile ad opera di un gruppo di soggetti di etnia nordafricana, ha aggredito il personale sanitario in servizio presso l’Ospedale di Borgo Trento che stava cercando di medicarlo e i poliziotti presenti presso il pronto soccorso. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti intorno alle 20.15 di venerdì scorso presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgo Trento, a seguito della segnalazione, da parte del personale sanitario, di un giovane molesto all’interno della struttura ospedaliera. Nonostante la presenza delle Forze dell’Ordine, il ragazzo ha continuato a mantenere un atteggiamento violento, scagliandosi contro un infermiere e stringendogli le mani intorno al collo, tanto da causargli una distorsione del rachide cervicale con una prognosi di 7 giorni. Il ragazzo ha poi proseguito con la sua condotta verbalmente e fisicamente aggressiva, impedendo agli operatori sanitari di procedere con gli accertamenti medici, nonché sputando ed inveendo contro gli agenti intervenuti e mordendo il dito di uno di loro. Il giovane aggressore – un cittadino marocchino irregolare sul territorio nazionale, sprovvisto di documenti di identificazione e già noto alle Forze dell’ordine per precedenti di polizia per delitti contro il patrimonio– ha dichiarato agli operatori di essere minorenne. Tuttavia, gli accertamenti AFIS espletati dai poliziotti hanno consentito di risalire al codice univoco di identificazione del soggetto e di appurare che nello scorso mese di aprile il giovane era stato sottoposto presso il reparto di radiologia pediatrica dell’Ospedale De Marchi di Milano all’esame radiologico del polso sinistro. Tale accertamento medico aveva consentito di constatare che la sua maturazione scheletrica era compatibile con un’età anagrafica di 19 anni.Gli esami medici hanno, inoltre, consentito di appurare che al momento dell’aggressione il giovane era sotto l’effetto di cannabinoidi e cocaina. Un altro ittadino marocchino di 26 anni è stato denunciato dalla Polizia di Stato per lesioni al personale esercente una professione sanitaria e per false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale sulla propria identità.