E due. Il progetto nuovo Chievo del presidente Luca Campedelli ancora una volta rimane a terra. Anche a Vigasio la creatura che sta cercando di far nascere l’ex patron della squadra della Diga non spicca il volo. Prima un’ambiziosa conferenza stampa al Bottagisio per annunciare la nascita di una nuova realtà calcistica, la Chievovigasio, presenti Campedelli, il presidente del Vigasio, formazione che milita in Eccellenza, Cristian Zaffani e Marco Pacione da qualche mese direttore sportivo del Vigasio e mano lunga di Campedelli nel progetto. Sorrisi, pacche sulle spalle, la volontà di far arrivare questo sodalizio il più in alto possibile. Scene già viste, tuttavia. Quando Campedelli annunciò il suo ingresso nel Sona di serie D, con tanto di nome, Chievo Sona e uomini legati al Chievo inseriti in società, dallo stesso Pacione all’allenatore in seconda Fabio Moro, ex difensore dei tempi d’oro della squadra della Diga. Sogno evaporato a Sona e svanito anche a Vigasio a giudicare dal comunicato fatto circolare dal presidente del Vigasio Zaffani. “La Vigasio ssd è una società che opera ormai da diverso tempo nell’ambito calcistico dilettantistico con l’unico scopo di promuoverne l’aspetto sociale e ricreativo. Gli ideali della nostra società sono condivisi da Luca Campedelli, che è un amico, e con cui abbiamo ideato un progetto calcistico che vorrebbe, tra le varie cose, promuovere il settore giovanile. Poiché parte dell’attività verrà svolta presso il Bottagisio sport center, il nome della nostra società è stato mutato in Chievovigasio, per sottolineare gli spazi urbanistici entro cui si muove il nostro progetto. La Chievovigasio ssd in nulla si sovrappone all’AC Chievo Verona, realtà calcistica ben distinta da quella di una squadra, come la nostra, che compete a livello dilettantistico e provinciale. Come ben noto, infatti, la nostra società non ha acquisito il marchio Chievo o Chievoverona. Ciò nonostante al fine di evitare qualsiasi possibile contestazione, riteniamo opportuno provvedere ad un nuovo cambio di denominazione, la ChievoVigasio ssd tornerà quindi a chiamarsi Vigasio ssd”. Dietrofront. Su questa decisione e su quella che è stata presa tempo addietro a Sona, pesano le parole dei curatori fallimentari Renzo Panozzo e Luca Toninelli che hanno ribadito all’indomani dell’annuncio della nascita del Chievo Vigasio. “Il nome e il marchio Chievo non si possono usare”. Nome e marchio che saranno oggetto di bando di vendita, con scadenza di presentazione delle offerte a mezzogiorno di venerdì 23 giugno. E dunque l’ennesimo altolà del Tribunale produrrà gli stessi effetti che il progetto Chievo di Campedelli ha portato a Sona? E la domanda legittima è, riuscirà Campedelli ad acquisire il marchio e il nome Chievo, considerando che per avere il controllo completo la partenza della base d’asta è di 530 mila euro circa?
Mauro Baroncini