Il professor Palù sbatte la porta e se ne va “Mancata sintonia col ministro e assenza di risposte dal Governo: costretto alle dimissioni”

GIORGIO PALU’ - VIROLOGO

Il professor Giorgio Palù, per anni ordinario di microbiologia all’Università di Padova, si è dimesso dalla presidenza dell’Agenzia Italiana del farmaco per un contrasto col ministro Schillaci. “Dopo un’attenta meditazione, vi comunico che la mancata sintonia col ministro e l’assenza di risposte dal governo mi costringono a dare le dimissioni da presidente di Aifa”. Palù lo ha scritto nella lettera rivolta al consiglio di amministrazione dell’Agenzia del farmaco definendo “offensivo e umiliante” l’incarico di un anno. “Recrimino la totale assenza di ascolto da parte del ministro nelle scelte operate per Aifa”, scrive Palù. Offensivo l’incarico di un anno” Palù definisce inoltre “offensivo e umiliante” l’incarico alla presidenza dell’Aifa limitato a un anno. E spiega, sempre rivolgendosi al Cda Aifa: “Avendo concepito e promosso la riforma di Aifa, ho sentito il dovere di convocarvi per segnalarvi alcuni obiettivi che ritengo essenziali per rilanciare l’Agenzia: tra questi, una forte e qualificata rappresentanza di Aifa in seno alle commissioni europee e l’informatizzazione dei dati farmaco-economici”. Gli obiettivi indicati al Cda Aifa Altri obiettivi indicati sono “gli studi clinici per stimare il valore delle cure, la comunicazione scientifica, il coinvolgimento di esperti di altissimo profilo a sostegno della Commissione scientifica ed economica del farmaco, la promozione della ricerca biomedico-farmaceutica, sicuramente uno dei settori più qualificanti per lo sviluppo scientifico-tecnologico del Paese”.
Il professor Palù, lo ricordiamo, per la presidenza all’Agenzia del Farmaco era stato sostenuto dalla Lega con il placet di Fratelli d’Italia, mentre al ministero della Sanità era retto dal centrosinistra con Speranza. Ora è arrivato lo sconquasso, basterà ricordare le parole del presidente del Venelo Luca Zaia non più tardi dell’8 febbraio scorso quando c’era stato il via libera alla nomina.
“Nel caso del Professor Palù – aveva dellto in quell’occasione Zaia – la continuità è la miglior scelta che si potesse fare. Complimenti e buon lavoro alla guida di un Organismo fondamentale per la sanità come l’Agenzia Italiana del Farmaco”. E ancora “Quella di Palù – aveva aggiunto Zaia – è una conferma meritata, per l’importante lavoro svolto nel precedente mandato e per la caratura internazionale della persona e dello scienziato. Per Palù, e per il direttore amministrativo Giovanni Pavesi, quello scientifico Pierluigi Russo e tutta la nuova commissione unica scientifico-economica del farmaco, ai quali auguro parimenti buon lavoro, ci sono da affrontare nuove sfide e riforme importanti soprattutto per la salute dei pazienti e per le cure da riservare loro. In questo senso sono certo che sapranno dare il meglio”.
E oggi a stretto giro di posta alle 14.03 è arrivato nelle redazioni il pensiero del governatore dopo l’annuncio delle dimissioni. Eccole. “Ringrazio il professor Palù per il grande lavoro che ha svolto alla guida di AIFA. È arrivato all’Agenzia in un momento particolarmente critico, quando il Paese aveva bisogno di avere tutte le forze concentrate sull’emergenza Covid. La sua professionalità di alto livello, di virologo e scienziato, è stata uno dei riferimenti che ci hanno permesso di affrontare questo percorso. Ho letto e rispetto le ragioni con cui ha motivato le dimissioni e non posso che condividere la sua amarezza. Mi auguro ora che al vertice di AIFA possa arrivare una persona che riesca a raccoglierne l’eredità e a garantire lo stesso standing internazionale di riconosciuta rilevanza. Rinnovo al professor Palù gratitudine per l’impegno profuso e la disponibilità che non ha mai fatto mancare”.