“Riunire i due filoni dell’inchiesta Pfas in un unico procedimento è una buona notizia e mi auguro che adesso si proceda speditamente: chi ha inquinato deve pagare e risarcire un intero territorio. Al tempo stesso restano le preoccupazioni per i ritardi nelle operazioni di bonifica che non sappiamo quando verranno completate”.
A dichiararlo i consiglieri del Partito Democratico Veneto Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni insieme al capogruppo Giacomo Possamai, dopo la decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza sull’unificazione dei due procedimenti penali riguardanti la Miteni di Trissino, quello per avvelenamento delle acque e disastro innominato e l’altro per inquinamento ambientale e bancarotta fraudolenta. “Stiamo parlando di uno dei casi più gravi in Europa, con oltre 350mila cittadini coinvolti che attendono giustizia. Parallelamente al processo – avvertono i consiglieri PD – devono procedere però speditamente anche le bonifiche per non aggiungere al danno, sia all’ambiente che alla salute, un’ulteriore beffa. Invece il ritardo nello smantellamento degli impianti della Miteni sta provocando a cascata un rallentamento di tutte le operazioni”