Era inevitabile e chi sostiene il contrario o è un sognatore o ignora i fatti. Da più di un anno Juric si lamentava pubblicamente dell’inconsistenza della rosa. A ogni intervista metteva Setti con le spalle al muro: o mi compri qualcuno o a fine campionato me ne vado. Juric aveva dalla sua i risultati, e Setti, che già a Verona non è un campione di popolarità nonostante il Verona non sia mai stato così a lungo in A, non poteva licenziarlo. Juric se n’è andato al Torino, ma di Juric, che pure si è dimostrato un bravo allenatore, se ne possono trovare altri: è successo dopo Mandorlini, Aglietti e compagnia. Il problema sono la capacità e la voglia di investire di Setti, investito da un’indagine che pesa come un macigno. Probabilmente ha influito anche questo sulla decisione di Juric, ché è vero che il Toro ultimamente ha fatto peggio del Verona, ma alle spalle ha Cairo. Che ha denari, tv, giornali. Che l’Europa può raggiungerla. Al.Gon.