Il premio Grappolo d’Oro Clivus 2024 a Vittorio Sgarbi Il Premio è stato assegnato al noto storico e critico dell’arte per "la sua profonda conoscenza dell’arte e la straordinaria capacità di illustrarla, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio artistico nazionale".

La dodicesima edizione del Premio Grappolo d’Oro Clivus sarà all’insegna della cultura, dell’arte e dell’informazione: il premio è stato assegnato al critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Il tradizionale appuntamento organizzato dall’Associazione sportiva dilettantistica (A.S.D) Valdalpone, in collaborazione con Cantina di Monteforte, si terrà venerdì 21 giugno alle 19.30 a Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, all’interno del Palazzo Vescovile.

Grappolo d’Oro a Vittorio Sgarbi

Dopo numerose edizioni in cui sono state premiate firme del giornalismo nazionale e volti noti televisivi, quest’anno la giuria del premio ha scelto di dare valore alla conoscenza e alla divulgazione culturale conferendo il premio Grappolo d’Oro a Vittorio Sgarbi, celebre storico e critico dell’arte.

Vittorio Sgarbi viene insignito del riconoscimento: “per la sua profonda conoscenza dell’arte e la straordinaria capacità di illustrarla, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio artistico nazionale sia come critico d’arte che come presidente del MART di Rovereto”. La premiazione è aperta a tutti.

“Questo appuntamento fa ormai parte integrante della nostra tradizione – evidenzia il presidente di Cantina di Monteforte Massimino Stizzoli – in cui possiamo valorizzare il territorio nel suo insieme, lo sport e il patrimonio vitivinicolo locale. Quest’anno abbiamo deciso di aggiungere l’arte a completamento di questo straordinario evento, premiando il critico e storico Vittorio Sgarbi. Con la sua passione e competenza, Sgarbi ha saputo promuovere e valorizzare l’arte italiana, contribuendo significativamente alla sua diffusione e apprezzamento. Siamo orgogliosi di conferirgli il premio Grappolo d’oro Clivus 2024, riconoscimento che celebra anche l’eccellenza culturale del nostro Paese”.

Il nome per eccellenza della critica d’arte in Italia

Vittorio Sgarbi, critico e storico dell’arte, professore ordinario di Storia dell’arte, accademico di San Luca, ha curato mostre in Italia e all’estero. Nato a Ferrara l’8 maggio 1952, Sgarbi è laureato in Filosofia con specializzazione in Storia dell’Arte all’Università di Bologna, è stato sottosegretario alla cultura e funzionario assegnato alla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia. È sindaco di Arpino, prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto, presidente della Fondazione Canova di Possagno, presidente di Ferrara Arte, commissario per le arti di Codogno, presidente del MAG – Museo dell’Alto Garda e presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi che conserva le sue opere.

Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54ma Biennale d’Arte di Venezia. Collabora con diverse testate giornalistiche tra cui Il Giornale, L’Espresso, Panorama, IO Donna de Il Corriere della Sera e Oggi.

Menzioni d’onore

Verranno poi insigniti di una menzione d’onore Luigi Carlon, imprenditore, collezionista e presidente di Casa Museo Palazzo Maffei di Verona “per aver creato un nuovo punto di riferimento culturale in città, rafforzando il prestigio di Verona”; Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere “per il suo impegno nel promuovere lo sviluppo economico e culturale di Verona attraverso gli eventi fieristici” e Marcello Galletti, direttore Publiadige di Verona e Mantova del Gruppo editoriale Athesis «per il suo impegno e visione nel promuovere il meglio della provincia veronese”.

Una menzione d’onore sarà assegnata ai giornalisti Elisa Billato, caporedattore del Tgr Veneto, «per il suo impegno giornalistico nel fornire informazioni complete, chiare e veritiere sui fatti regionali a beneficio dei telespettatori”; Mario Puliero, direttore del Tg di Telearena “per la sua dedizione nel portare avanti un giornalismo locale di qualità, tra cui il racconto della Montefortiana”; al direttore del Tg di Telenuovo Andrea Andreoli, “per il suo contribuito a raccontare i fatti e il dibattito pubblico locali, con attenzione alla Montefortiana”.

Nel corso della serata sarà premiata la giornalista del quotidiano L’Arena, Paola Dalli Cani, “per l’impegno, passione e dedizione nel raccontare la Montefortiana, grazie anche alla sua profonda conoscenza del territorio”.

L’albo dei premiati del Grappolo d’oro Clivus

Prima di Vittorio Sgarbi sono stati insigniti del premio Grappolo d’Oro Clivus: Massimo Mamoli, direttore del quotidiano L’Arena di Verona e Bresciaoggi (2023), Maurizio Cattaneo, tra i direttori più longevi alla guida del quotidiano L’Arena di Verona (2019), Donatella Scarnati, nota giornalista sportiva (2018).

E ancora Marino Bartoletti, volto storico del giornalismo sportivo italiano in Rai e Mediaset (2017); Maurizio Belpietro, giornalista oggi fondatore e direttore del quotidiano La Verità (2016); Domenico Quirico, giornalista ed inviato di guerra de “La Stampa” (2015); Andy Luotto, attore e conduttore televisivo (2014).

Mario Giordano, giornalista Mediaset (2013); Massimo de’ Manzoni, giornalista (2012); Gerardo Greco, volto storico di Rai e Mediaset (2011); Mauro Mazza, già direttore di Rai Uno (2010).

Cantina di Monteforte

Fondata nel 1952 nel cuore del Soave Classico, l’80% dei vigneti si trova su suolo vulcanico con pendenze spesso oltre il 30%;sono zone molto difficili da lavorare, solo la passione può spingere a tali sacrifici. I soci da sempre lavorano con dedizione maniacale i loro giardini vitati, nel rispetto della biodiversità e preservando la bellezza del territorio che li circonda.

La qualità del vino, si sa, si costruisce nel vigneto, qui nascono le eccellenze della casa vinicola Monteforte, da una viticultura eroica e condotta interamente a mano, per rispettare l’impronta carbonica, preservare l’acqua, favorire la riproduzione degli insetti pronubi e i mille fiori. Sono 1200 ettari di vigneti e oltre 70 anni di esperienza viticola. Le proprietà si estendono anche nella zona del Durello sui Monti Lessini e nella zona della Valpolicella, per proporre ad appassionati e neofiti tutte le denominazioni veronesi.

I vini nascono da progetti viticoli ben pensati per traghettare il nettare del frutto dal grappolo alla bottiglia. Il marchio Clivus, nato nel 1959, è conosciuto in Italia e nel mondo. L’obiettivo è quello di produrre vini sempre più genuini e di grande personalità e far conoscere il pregiato terroir.