Il poker diventa metafora della vita Va in scena “Regalo di Natale”: una “partita” a carte, cinque storie che s’incrociano

Al Teatro Nuovo va in scena ‘Regalo di Natale’, spettacolo che Sergio Pierattini ha tratto dal pluripremiato film di Pupi Avati del 1986. La prima dello spettacolo è questa sera alle ore 20.45. Alla regia Marcello Cotugno e sul palcoscenico Gigio Alberti, Pierluigi Corallo, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase. Repliche fino a domenica 7 novembre. Si tratta del secondo appuntamento di ‘Verona Grande Teatro’, storica rassegna del Comune di Verona organizzata in collaborazione con il Teatro Stabile.
Giovedì, alle 18, gli interpreti dello spettacolo prodotto da La Pirandelliana, incontreranno il pubblico in teatro. A condurre l’appuntamento Carlo Mangolini, direttore artistico degli spettacoli del Comune di Verona, e Alessandra Galetto, giornalista veronese.
La storia racconta di quattro amici di vecchia data che s’incontrano per giocare a poker con un avvocato. La partita, in origine amichevole, finirà per mettere in campo il bilancio della vita di ognuno dei personaggi tra fallimenti, sconfitte, tradimenti, inganni e menzogne. E diventerà un autentico regolamento di conti. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Alessandro Lai e le luci di Pasquale Mari.
Nella nota di regia Marcello Cotugno spiega che “Il poker è un nobilissimo gioco tra gentiluomini, un rito moderno in cui mostrarsi per quello che non si è, proprio come in una rappresentazione teatrale: quanto più la maschera è forte e impenetrabile, tanto più sarà difficile comprendere i nostri punti”.
Ci troviamo in una villa, la notte di Natale. Quattro amici, Franco, Ugo, Lele e Stefano, che non si vedono da dieci anni, incontrano quello che è designato ad essere il “pollo” da spennare: l’avvocato Sant’Elia, un uomo sulla sessantina, ricco e ingenuo, che sembra addirittura trovare consolazione nel perdere.
In realtà è il presunto “pollo” a trovarsi di fronte quattro uomini che nella vita hanno giocato col destino e che, in un modo o nell’altro, hanno perso. Originariamente ambientato negli anni ‘80, il testo è stato trasposto ai giorni nostri, in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull’Europa segnando profondamente la società italiana. In risposta a recessione e precariato, il gioco d’azzardo vive una stagione di fulminante ascesa, e – dalle slot che affollano i bar al boom del poker texano – si moltiplicano i luoghi e le modalità in cui viene praticato. “Regalo di Natale” è anche uno spaccato della vita di oggi, dove molti giovani e non solo, finiscono per “bruciare” in giochi d’azzardo, autentiche fortune. Insomma, uno spettacolo che offre molti motivi di riflessione per la nostra quotidianità.
Si ricorda che in ottemperanza ai protocolli di sicurezza, è obbligatorio il Green Pass e l’utilizzo della mascherina.