Il piano sosta? Serve solo a fare cassa Per Forza Italia è inattuabile senza il potenziamento di mezzi pubblici e parcheggi

Le novità annunciate da Palazzo Barbieri per il traffico e la sosta che partiranno alcune dalla prossima estate e altre in autunno (vedi la Cronaca di Verona di ieri) stanno sollevando come previsto critiche e proteste. Innanzi tutto ricordiamo che dopo la fine delle scuole partiranno i primi provvedimenti tra i quali la chiusura totale di 24 ore al giorno della Ztl del centro storico: non ci saranno più le due fasce di accesso, al mattino e al pomeriggio, mentre potrà entrare chi ha già il permesso. Per gli autorizzati nulla cambia. Partirà anche la Ztl a Santo Stefano con telecamera in via Madonna del Terraglio e piazzetta santo Stefano verrà pedonalizzata. Il Piano della sosta invece avrà bisogno di passare in commissione e in Consiglio comunale dopo i due mesi previsti per le osservazioni e quindi verrà varato in autunno secondo i calcoli di Palazzo Barbieri. Per Forza Italia si tratta di un piano “inattuabile senza il potenziamento dei mezzi pubblici (non previsto per ora, come detto dall’assessore Ferrari-ndr) e parcheggi scambiatori (qui sono previste tariffe agevolate e convenzionate per chi lavora, ha annunciato Ferrari-ndr). Un piano, -prosegue Forza Italia – che danneggia i commercianti e serve solo a fare cassa”.
«Il piano della mobilità annunciato dall’amministrazione Tommasi? È utopia, pura utopia! Che può trasformarsi in una folle strategia dal momento che non ci sono le pre-condizioni necessarie per attuarlo con efficacia» afferma il gruppo consiliare di Forza Italia in Comune con Alberto Bozza e
Luigi Pisa, condiviso dal coordinatore regionale e deputato di Forza Italia Flavio Tosi. Per Forza Italia «non è attuabile la Ztl h24 in centro storico, come non lo è l’ampia pedonalizzazione della città antica e la scelta dei soli stalli blu e giallo-blu nei quartieri attorno. Lo puoi fare solo se offri un’alternativa agli spostamenti in auto, quindi potenziando i mezzi pubblici e i parcheggi scambiatori attorno al centro in modo da facilitare il passaggio dal mezzo privato al mezzo pubblico. La logica Traforo-Filobus e parcheggi scambiatori pensata dall’amministrazione Tosi aveva proprio questo scopo, ma il centrosinistra che oggi governa la città l’ha sempre osteggiata”.
Forza Italia “non è contraria a priori alle pedonalizzazioni in centro, anzi abbiamo anche auspicato alcune soluzioni per qualche via, tuttavia pedonalizzare una parte così ampia della città creerà degli enormi disagi ai veronesi, che assaliranno i posti auto di Borgo Trento, Valdonega, Santo Stefano, San Zeno, Veronetta ancor di più di quanto già accade. Con la differenza che dovranno pagarsi la sosta, con tariffe in aumento fino al 30 per cento. È evidente quindi che la vera intenzione dell’amministrazione Tommasi è fare cassa, non certo venire incontro alle esigenze dei residenti”.
Per Forza Italia occorreva “mantenere in vita il sistema degli stalli a fasce bianche che garantiva a tutti la sosta breve gratuita con disco orario e ai residenti due finestre di tutela a pranzo e dalla sera alla mattina, rafforzando i controlli per il rispetto delle regole. Se non si fanno rispettare le regole possiamo giocare a cambiare i colori alle strisce dei parcheggi, ma il risultato non cambierà”. Forza Italia teme anche che la Ztl in borgo Trento sia “stata scongiurata solo momentaneamente, perché l’introduzione di una sosta a pagamento così pesante e diffusa prelude ad una prossima azione dell’assessore Ferrari e alla creazione di una zona di transito controllata a pagamento simile al sistema di Milano”. Mentre l’estensione h24 della Ztl in centro storico “danneggia le attività commerciali, che perderanno clienti che sceglieranno qualche centro commerciale dove l’offerta del parcheggio è più comoda e a costo zero”.
In tutto questo, “il sindaco Tommasi e l’assessore Ferrari sfuggono al confronto, nonostante in campagna elettorale si erano impegnati a dialogare con le opposizioni e i cittadini”.

Sono polemiche fuori dal tempo

Ma il movimento civico Traguardi che sostiene Ferrari e la maggioranza non ci sta.
Con l’aggiornamento del piano della sosta, si legge in una nota, dopo anni di disagi sofferti da residenti, pedoni e ciclisti in centro storico e nei quartieri limitrofi, ci prendiamo la responsabilità di scegliere e di cambiare un sistema che ha generato grandi problemi a causa di una politica miope e priva di coraggio.
Di fronte a una situazione divenuta evidentemente insostenibile per il numero di accessi in ZTL e il parcheggio selvaggio nei quartieri che la circondano, aggiungono, sono incomprensibili le reazioni ostili delle opposizioni. Da una parte perché le azioni oggi intraprese sono in linea con i principi del PUMS adottato dall’amministrazione Sboarina, dall’altra perché chi si ostina a sostenere, nel 2024, che il futuro della città passi dall’utilizzo indiscriminato dell’auto privata, ignorando la saturazione della nostra viabilità e gli allarmi continui sulla pessima qualità dell’aria, dimostra di essere fuori dal tempo.
Chi oggi attacca l’amministrazione, concludono a Traguardi, è chi, durante tanti anni di governo della città, non è stato in grado di affrontare il tema della mobilità, generando ed amplificando molti dei problemi che oggi noi siamo chiamati a risolvere. E il ricorso a notizie false sul funzionamento del nuovo piano della sosta, come il divieto d’accesso in ZTL alle persone con disabilità o la chiusura di Borgo Trento, dimostra tutta la debolezza delle argomentazioni di chi attacca questa scelta coraggiosa e lungimirante.