A noi, parliamo almeno dell’universo maschile, non importa nulla del nuovo tatuaggio di Federica Pellegrini, anche perché all’inizio – ammettiamolo – non avevamo neppure capito cosa si stesse facendo incidere sulla pelle. Alzi la mano chi, dopo che la nuotatrice ha pubblicato su Instagram lo scatto che la ritrae piegata in avanti, seminuda, il ventre all’aria e i seni coperti da un braccio, aveva realizzato che sul costato della “Divina” stesse prendendo forma un rosario. La nostra attenzione, e se qualcuno ci accuserà a casaccio di sessismo ce ne faremo una ragione, era focalizzata su altri particolari. Ci è servito il commento pubblicato dalla stessa Pellegrini a corredo della foto per comprendere: «Mi ha accompagnato in tutte le sfide più difficili… Sempre sotto al mio cuscino… Ora… Non andrà più via». Poi l’emoticon di tre cuori e le mani giunte in atto di preghiera. Cosa c’è di male nel farsi tatuare un rosario? Nulla. Federica è un ragazza religiosa, la sua famiglia pure, e comunque anche se non lo fosse particolarmente avrebbe comunque il diritto di marchiare il proprio corpo coi simboli che vuole. Tanto più che la nuotatrice veronese d’adozione ne sfoggia una decina, il più conosciuto è quello dell’araba fenice. E però gli odiatori di professione, i leoni da tastiera, gli insultatori seriali del web, non hanno perso l’occasione di scagliarsi contro la campionessa contestandole l’esibizione del rosario. Sentite solo alcuni delle decine di commenti: «Ma cosa c’è in Veneto, un esorcista che vi fa il lavaggio del cervello?», «Sei un esempio da seguire, non puoi andar dietro a ‘ste robe», «Guardate cosa si fa fare questa demente!», «Basta tatuaggi!». E ancora: «E ora di finirla di sfruttare i simboli sacri!», «È il rosario di Salvini!». «Finché non te lo fai baciare da Salvini…».
Cose da pazzi! E stavolta siamo noi a commentare. Sì perché ormai in Italia se esibisci simboli cristiani vieni accusato di blasfemia. E non sono solo i perdigiorno di internet ad attaccarti. Anche alcuni giornali calcano la mano. L’Huffington Post ha titolato: «Salvini fa scuola. Federica Pellegrini si tatua il rosario sulla schiena e lo mostra orgogliosa». Scusate: avrebbe dovuto piangere, vergognarsi, non togliersi più la maglietta in pubblico per paura di finire al rogo? Ne hanno dette di tutti i colori a Salvini per l’esibizione del rosario in piazza Duomo, a Milano, alla vigilia delle elezioni europee. È stato dipinto come Belzebù. Per alcuni commentatori meritava la forca. Chissenefrega se altri soggetti, un tantino più pericolosi dell’ex ministro dell’Interno, in nome della religione provocano ogni giorno stragi in Europa, in Africa, in Asia. Nel caso della Pellegrini c’è addirittura chi, in nome del proprio autentico Credo, si capisce, si è sentito in dovere di dirle che finirà all’inferno. La risposta, pacata ma risoluta di Fede, una delle sportiva italiane più titolate di tutti i tempi, è la miglior risposta ai “webeti”: «Ho sempre fatto così… Ogni cosa importante o dolorosa successa nella mia vita l’ho tatuata… Per me non si tratta di rovinare il mio corpo per me si tratta di imprimere una cosa che non scorderò mai ma proprio mai… Anzi il fatto di averli quando sarò vecchia mi darà modo di ricordare cosa ho passato e cosa è successo anni ed anni prima e magari invece di un libro illustrato per bambini, ai miei nipoti indicandoli con il dito uno ad uno mi inventerò la storia di una ragazza che ha avuto tanto ma ha anche perso tanto per strada ma come l’Araba Fenice si è sempre rialzata!!!». Parole che qualche frustrato riterrà scandalose (I bambini, salviamo i bambini!) e blasfeme, non abbiamo dubbi.
A.G.