Il Pd e l’emergenza sanitaria Solo nelle circoscrizioni 1, 2 e 3 mancano 25 medici di base

La Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha un bel dire che il suo governo non taglia la sanità: conti alla mano, i tre miliardi ‘aggiuntivi’ recentemente promessi dalla premier saranno appena sufficienti a coprire il rinnovo dei contratti di lavoro di medici, infermieri e operatori socio sanitari (2,4 miliardi). Altri 600 milioni verranno impiegati per acquistare dal privato prestazione specialistiche aggiuntive utili soltanto a tamponare (non certo a risolvere) le ancora chilometriche liste di attesa. I 2,4 miliardi rimanenti, stanziati ancora con la manovra dell’anno precedente, se li divorerà l’inflazione ancora galoppante”.
Così il segretario provinciale Pd Verona Franco Bonfante e il segretario organizzativo Riccardo Olivieri introducono uno dei temi principali che saranno al centro della manifestazione nazionale del Pd di sabato prossimo a Roma alla quale parteciperanno circa 200 veronesi che hanno già prenotato un posto sui treni Freccia Rossa messi a disposizione dal Partito. Altri arriveranno nella Capitale con mezzi propri.
“E poi: niente assunzioni, nessun potenziamento degli organici, sanità territoriale che continua ad arrancare anche per il ridimensionamento sull’attuazione del Pnrr operato a settembre dal governo” aggiunge la segretaria cittadina Alessia Rotta.
Al centro del dibattito resta la sanità con la sua penuria di medici di base e di infermieri. Il passo indietro del governo su Case e Ospedali di Comunità (nel veronese al momento sono previste 16 case e 7 ospedali) ha spinto la Regione a dichiarare che sopperirà con proprie risorse alla revisione del Pnrr.
“Le lunghe liste di attesa introducono un fattore intollerabile di discriminazione tra i cittadini che possono permettersi di pagare le prestazioni private e coloro che non possono permetterselo e rinviano oppure rinunciano alle cure e alla prevenzione” ha detto Anna Maria Bigon.
Stando ai dati di Azienda Zero del 4 ottobre, mancano 25 medici di base nelle Circoscrizioni 1, 2 e 3, in particolare a Parona; altre 3 caselle vuote si segnalano in Ottava Circoscrizione, che condivide l’ambito sanitario con il Comune di Grezzana; 8 medici di famiglia mancano in Sesta e Settima Circoscrizione, che condividono l’ambito con i Comuni di San Martino Buon Albergo e di Lavagno. Praticamente dal Covid resta vacante un posto nel quartiere Porto San Pancrazio. Non va meglio nell’Ambito 6 del Distretto 2, che ricomprende anche le Circoscrizioni Quarta e Quinta, dove mancano ben 25 medici di base.
L’assessora Elisa La Paglia ha ricordato che l’amministrazione ha attivato una delega specifica per favorire la diffusione capillare della medicina di base e dell’assistenza primaria sul territorio.