Prima presentazione pubblica per il nuovo stadio. lo studio di fattibilità, presentato dalla rti Nuova Arena di Verona srl e di Vincenzo Dino Spa, è stato illustrato a tutti i soggetti coinvolti nella prima conferenza di servizi. erano presenti Prefettura, Questura, Hellas e Chievo, Vigili del Fuoco, ma anche regione Veneto, Genio Civile e Ulss 9. Insieme a sindaco e assessori allo Sport e ai Lavori pubblici, anche i tecnici del Comune. Parco urbano, stadio provvisorio e stadio definitivo, sono questi i tre punti illustrati da ingegneri e architetti della rti. Messa nero su bianco l’idea innovativa dell’opera, che non sarà più uno spazio ad uso esclusivo dello sport e del calcio, ma un luogo multifunzione e multiservizi anche a disposizione del quartiere, ispirato all’Arena per proporzioni e luci. Oggetto di domande e precisazioni è stato soprattutto lo stadio provvisorio che potrebbe essere realizzato nell’attuale impianto Olivieri di via Sogare oppure nel parcheggio C, lato curva nord, con una capienza di 16 mila spettatori. Istituzioni ed enti seduti al tavolo di lavoro potranno presentare suggerimenti e richiedere integrazioni. I pareri definitivi dei soggetti coinvolti verranno espressi nel corso della riunione conclusiva programmata per il 4 giugno. Subito dopo ci sarà il passaggio in Consiglio comunale per l’esame della sussistenza del pubblico interesse, entro i 90 giorni previsti dalle legge sugli Stadi (articolo 1, commi 303- 305, della legge del 27 dicembre 2013, numero 147). “Sono soddisfatto dell’incontro– ha detto il sindaco -. Il progetto illustrato si conferma interessante e di grande riqualificazione per tutto il quartiere, grazie anche alla realizzazione di un grande parco pubblico. Stiamo andando avanti spediti per arrivare presto all’approvazione del progetto definitivo e a bandire la gara del project. La collaborazione vista oggi di tutti gli enti sarà di grande importanza”. Per Michele Bertucco “Tecnicamente siamo in presenza di un parco commerciale, ciò una aggregazione di negozi con un impatto urbanistico unitario, formula espressamente prevista dalla normativa regionale sul commercio che prevede una superficie minima di 2.500 metri quadrati, mentre nel progetto presentato la superficie commerciale propriamente detta è di 4.500 metri quadrati. Né più né meno di quello che Tosi voleva fare all’Arsenale. Sotto il profilo puramente calcistico è stata coinvolta soltanto la società dell’Hellas Verona che condivide lo stesso numero civico della società promotrice, la Nuova Arena Srl con capitale sociale di 10 mila euro, guidata da Thomas Berthold e dal mago degli stadi Esparza Portillo Cesar Octavio. Dal canto suo il gruppo consiliare comunale Pd Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani e Gruppo consiliare Pd della Terza Circoscrizione si chiede Che fine farà il mercato ambulante dello Stadio? e che fine farà la qualità della vita dei residenti del quartiere Stadio che verranno assediati tutti i santi giorni della settimana dal caos viabilistico che oggi si manifesta nei giorni di mercato e in quelli delle partite calcistiche. Il PD fa notare che Il Comune stesso perderà un introito di 450 mila euro annui che attualmente incassa con l’affitto versato dalle due società calcistiche. Da qui il voto contrario alla proposta da parte del gruppo PD in terza circoscrizione.