La chicca sarà lo spazio dedicato a Roberto Puliero, in cui, grazie alla tecnologia della realtà aumentata, sarà possibile risentire le famose radiocronache delle partite gialloblu.
Il museo della Radio, curato da Francesco Chiantera, trasloca temporaneamente a Porta Vescovo, in attesa della sede definitiva negli spazi di Porta Nuova, ora interessata dai lavori di restauro. E lo fa con una selezione di reperti ad hoc, ovvero strettamente legati al luogo espositivo. Dal proiettore del cinema di via XX Settembre al ripetitore Rai di Castel San Pietro, fino al primo modem utilizzato da un residente del quartiere. Una scelta, quella di caratterizzare la nuova mostra, che punta a creare un legame diretto tra le nuova mostra e il quartiere.
L’esposizione aprirà i battenti il 26 marzo, ma sul posto sono già in corso i lavori propedeutici all’allestimento. A cominciare dalla pulizia della Porta, dentro e fuori, per renderla confortevole e idonea ad ospitare alcuni ‘pezzi’ storici provenienti dall’Istituto tecnico Ferraris, sede storica del Museo e che rimane ancora punto di riferimento per la didattica e le visite, in particolare quelle scolastiche.