“Sto valutando con il mio ufficio legislativo l’ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori nei casi in cui una persona deve curarsi e non lo fa. Ma attenzione, il mio giudizio su come si sono comportati gli italiani in questa crisi è positivo: senza questa sintonia di fondo tra le misure adottate e i comportamenti individuali noi non avremmo piegato la curva”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista a ‘La Repubblica’.
Secondo Speranza “il messaggio che arriva dalla lettura dei dati è che il virus circola ancora. Finché sarà così, dovremo rispettare le tre regole rimaste: mascherina, distanziamento fisico di almeno un metro senza assembramenti e rispetto delle regole igieniche a partire dal lavaggio delle mani. E la scuola “deve essere la priorità”, “penso che ci siano le condizioni a settembre per ripartire in sicurezza. La mia proposta è di ricostruire un rapporto organico tra scuola e sanità: recuperiamo il senso di una norma del 1961 che introduceva la medicina scolastica, superata negli anni ’90 – dice Speranza – Una relazione organica costante della prevenzione sanitaria con le scuole. Ci saranno test sierologici sui lavoratori, un monitoraggio costante, per avere il pieno controllo della situazione in ogni momento”.