Il mese di San Valentino, celebrato con svariate iniziative, propone alcune interessanti mostre tematiche dentro e fuori le mura della città.
Il tour parte in provincia, al “Soave Cracking In Love” che ha trasformato il noto borgo medievale, attraverso colorate installazioni di plastica rigenerata, in una grande esposizione all’aperto dedicata all’amore.
Invece, in centro, nella Casa di Giulietta, uno dei luoghi più simbolici di Verona, è allestita “Romeo e Giulietta. L’incontro, il bacio. Cartoline illustrate del Novecento”. L’esposizione, inserita in uno spazio che ospiterà, a rotazione, opere di grafica, stampe e disegni, offre al pubblico oltre sessanta esemplari focalizzati sui baci e sugli incontri degli innamorati più famosi al mondo.
Le riflessioni sul sentimento universale dell’amore (come cura, liberta e rispetto della persona), unite alle tematiche della prossima “Giornata Internazionale della Donna”, hanno ispirato alla GAM (Galleria d’arte Moderna) la mostra “Segni di cura. Maïmouna Guerresi”. Nella medesima sede rimangono aperte “Giulio Paolini et in arcadia ego” (con un dialogo tra le opere di Paolini e i capolavori della collezione) e “Contemporaneo non-stop. Il respiro della natura/Aria” (incentrata sull’elemento naturale dell’aria).
Spostiamoci in piazza Bra, a Palazzo Barbieri, dove è organizzata, in occasione dei duecento anni dalla morte, “Luigi Trezza Architetto e Ingegnere a Verona” sulla figura di una delle nostre eccellenze cittadine. Sempre in centro città, sono visitabili: “Callas e Verona. La nascita della Divina” (al Conservatorio “E.F. Dall’Abaco), “L’arte dell’ingegno.
La collezione Clavis e altri tesori” e “Girolamo dai libri, circa 1501” (al Museo di Castelvecchio), “Immagini di terracotta” (al Museo Archeologico al Teatro Romano) e “Oltre Caroto. Il disegno sotto il colore” (al Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”). Nella bella sede di Eataly Art House permangono “Premiere” (dedicata alla scena emergente italiana) e “La leggerezza dell’arte” (sulla figura del maestro Bruno Munari, già approfondita in queste pagine).
C’è tempo fino al 23 febbraio per visitare la mostra fotografica “Il vecchio e il nuovo” (nella sede di “Abitare è Group” di Bussolengo, in via Verona, dedicata agli insediamenti industriali), fino al 24 febbraio per la personale di Endri Dani “Welfare” (a Spazio Cordis, in via Doria, pensata per indagare la relazione tra benessere individuale e stato sociale) e fino al 29 febbraio per “Arturo Frinzi. Chi era costui?” (alla Biblioteca universitaria Frinzi di via San Francesco).
Tra le ulteriori proposte delle gallerie cittadine segnaliamo: allo Studio la Città, in Lungadige Galtarossa, la collettiva, “Torn Curtain buongiorno, buonasera” con opere di più periodi storici allestite in un dialogo figurato tra Luca Massimo Barbero e Hélène de Franchis (che approfondiremo nelle prossime settimane), alla Galleria dello Scudo, in vicolo Scudo di Francia, la mostra “Toti Scialoja, Impronte. Opere 1957-1963” (recentemente raccontata in queste pagine) e alla Galleria Massella, in via Dietro Filippini, “Art free of prejudice” dell’artista surrealista russa Leah Sanata.
Per tutto febbraio si potranno ancora scoprire le opere digitali di Andrea Gnesato da Amo Bistrot, in vicoletto Due Mori mentre, a Casa Mazzanti Caffè, in Piazza Erbe, Gianluca Baggio espone “L’anima e la vita”. Chiudiamo la selezione con due nuove proposte in via Garibaldi: la collettiva “Tra sogno e realtà” (alla Galleria Faraci Arte) e la personale di Medhat Shafik “Sahara” (da Marcorossi artecontemporanea).
Chiara Antonioli