Presentato al palazzo della Gran Guardia il Manifesto promosso da Terziario Donna-Confcommercio, Gruppo che rappresenta oggi oltre 250.000 imprese femminili e conta circa 70 Gruppi territoriali, di cui 5 di livello regionale, costituiti presso le Organizzazioni territoriali Confcommercio. La città scaligera è una delle tre scelte a livello nazionale per la presentazione del Manifesto, l’unico riferimento per il Nord Italia. “Un documento in 18 punti che contiene una sintesi di valori e principi in cui crediamo ed a cui facciamo riferimento per la conduzione delle nostre imprese e delle nostre attività professionali”, ha spiegato la presidente di Terziario Donna Verona, Roberta Girelli. Il documento fa riferimento in modo innovativo a valori come il talento e la meritocrazia, la sostenibilità e la responsabilità di impresa, l’importanza della crescita economica e sociale delle aziende e del Paese. Un elaborato “work in progress”, da interpretare, trasferire e adattare nella propria esperienza professionale. In apertura, dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti di Provincia (Sergio Falzi) e Comune di Verona (Francesca Toffali), il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena ha sottolineato la qualità dei contenuti del Manifestato elaborato dalle dirigenti di Terziario Donna-Comfcommerio, ricordando che le imprese femminili iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio scaligera – in cui Terziario Donna Verona ha la rappresentanza del Comitato per l’imprenditorialità femminile – erano, alla fine del 2018, 19.265, pari al 20% del totale registrato. Tra i settori, prevale la specializzazione nei servizi (34,6%) e nel commercio (23,2%): insieme valgono dunque quasi il 58% del totale, “cui si aggiungono tutte le professioniste non iscritte all’ente camerale”. Dati in continua crescita negli ultimi anni, a testimonianza della voglia di fare imprese ma anche della capacità di farlo bene, ha detto Arena, che ha sottolineato l’importanza di fare squadra, lavorando sempre più a stretto contatto, e sullo stesso livello, tra uomini e donne. “Il Manifesto di Terziario Donna sarà da ora in poi il Manifesto di Confcommercio Verona”, ha concluso. A seguire Roberta Girelli, moderatrice della giornata, ha introdotto l’intervento della presidente nazionale di Terziario Donna Patrizia Di Dio, che, con l’ausilio di un video, ha illustrato il documento: “Vogliamo incitare e creare buoni esempi: nella società del mercato la domanda centrale è quanto costa, ma dobbiamo farci guidare anche dal “quanto vale”, dalla qualità delle relazioni tra persone”, ha detto. “Quello che presentiamo oggi non è tanto e non è solo un Manifesto per le Donne, è un documento di visione del presente e del futuro, dedicato a chi spera in una società più prospera e giusta”. “La libertà è partecipazione”, ha aggiunto Di Dio citando Gaber, spronando infine a non fermarsi davanti agli ostacoli e a trascinare gli altri con gli esempi. A leggere e commentare il Manifesto hanno pensato quindi Sabrina Bonomi, professoressa associata e consulente in Organizzazione aziendale, socia fondatrice della “Scuola di Economia civile”, Filomena Pucci, autrice del volume “Valori di impresa, Imprese di valore” e le imprenditrici Stefania Giannini e Alice Siracusano, protagoniste di un interessante dibattito.