Esistono, purtroppo, diverse esperienze potenzialmente traumatiche che una persona può incontrare nel corso della propria vita. La parola trauma deriva dal greco e significa “ferita”. In psicologia clinica il termine indica qualsiasi tipo di esperienza che mette a repentaglio l’incolumità e la sopravvivenza fisica e/o psicologica della persona. Due sono le macro categorie a cui possono appartenere denominate “piccoli traumi” e “traumi t”. La prima racchiude esperienze disturbanti caratterizzate da una percezione di pericolo lieve, la seconda raggruppa gli eventi che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa seconda classe appartengono anche eventi di grande portata, al di fuori dell’esperienza umana consueta, come i disastri causati dal fronte perturbato che nei giorni scorsi ha tenuto sotto scacco gran parte dell’Europa, con effetti devastanti anche sul nostro Paese. A prescindere dallo stimolo traumatico, e dalla sua portata, la reazione può variare in modo significativo. Le persone, infatti, hanno una diversa suscettibilità e vulnerabilità alla condizione di stress. Alcuni soggetti sviluppano una fisiologica risposta di allarme, che spesso si risolve nell’arco di qualche mese, altri possono sperimentare un Disturbo dell’Adattamento o un Disturbo da Stress Post-Traumatico (Post Traumatic Stress Disorder, PTSD). Oltre alle ricadute negative, che certe esperienze possono portare, nel 30-90% dei casi possono innescarsi dei cambiamenti positivi, tra cui lo sviluppo di nuove prospettive personali e di crescita individuale definibili come Post Traumatic Growth (PTG). Gli studi scientifici ci dicono che la PTG si presenta come costrutto multidimensionale, caratterizzato da un maggiore apprezzamento della vita, una tendenza ad attuare relazioni più significative, all’identificazione di nuove opportunità per il futuro, una maggiore forza individuale, una ritrovata capacità di trarre piacere da situazioni date per scontate. Inoltre, a seguito della propria riuscita nel fronteggiare un evento traumatico, una persona può percepirsi come più competente, rivalutando la propria autostima ed autoefficacia. La letteratura riporta che la PTG è più probabile nelle donne e nelle persone giovani, risulterebbe inoltre correlata a una migliore situazione economica e a un’elevata istruzione, pare essere più frequente tra le persone estroverse, amicali e in chi è più propenso a cercare supporto sociale. *Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta