Le molestie sui luoghi di lavoro è stato il tema della tavola rotonda organizzata da VE.G.A, Veronesi Giuriste Associate, nella sala convegno della Banca Popolare di Verona in Via San Cosimo 10. Sono un milione e 404.000 le donne italiane che nel corso della vita lavorativa hanno subito molestie o ricatti durante la loro attività professionale, 425.000 negli ultimi tre anni, secondo gli ultimi dati Istat. Il responsabile è di solito un uomo (97%) che molesta promettendo un avanzamento di carriera, preferendo ricorrere ad allusioni pesanti più che al contatto fisico. Le donne, pur ritenendo la molestia un fatto grave, difficilmente denuncia l’accaduto – meno di un quarto ha il coraggio di denunciare – e pochissime ricorrono alle vie legali. «Paradossalmente – evidenzia Elisabetta Baldo – le aziende oggi hanno attenzione massima alla sicurezza dell’ambiente di lavoro ma nessuna o pochissima attenzione al clima umano che si va creando all’interno, lasciando ai singoli la gestione di dinamiche difficili. Con questa iniziativa desideriamo riflettere sulla necessità di prevenire la nascita di un clima umano che permetta lo sviluppo di comportamenti qualificabili come molestie sessuali. Nello stesso tempo vorremmo sensibilizzare le donne a imparare ad interpretare un comportamento molesto sin dal suo nascere, e ad avere subito gli strumenti per contrastarlo e il coraggio di denunciarlo. Del resto, le molestie, perpetrate per lo più dagli uomini, non sono tanto determinate da un interesse sessuale, ma dal desiderio di intimidire e umiliare, dimostrando il proprio potere e considerare la donna come un oggetto sessuale”.