Che lo sport all’aria aperta sia un toccasana per la salute è noto da sempre. Gli unici a non capirlo, evidentemente, sono i nostri governanti. Chiusi in casa ingrassano gli adulti e ingrassano i ragazzini. Quest’ultimi dovrebbero abituarsi fin da subito a un regime alimentare e fisico corretto, e invece ecco i lockdown totali, parziali, a fasce, che uccidono lo sport e le sane abitudini. Un’indagine condotta dalla Società di Pediatria italiana e da Pazienti.it si è focalizzata su Verona, e i risultati sono a dir poco preoccupanti. Epidemia e obesità, all’apparenza così distanti, si sono dimostrate strettamente connesse. “L’isolamento, la noia, la sedentarietà spingono a un maggior consumo di alimenti calorici favorendo il sovrappeso, che a sua volta è un fattore di rischio per il Covid” spiega Annamaria Staiano, vicepresidente dei Pediatri. “Lo studio di Verona su 41 bambini affetti da obesità ha evidenziato, durante il lockdown, un incremento significativo del numero di pasti giornalieri e dell’assunzione di patatine fritte, carne rossa e bevande zuccherate. Inoltre è stato descritto un aumento significativo del tempo trascorso davanti allo schermo, associato a una significativa riduzione dell’attività fisica”.