In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e anche i gruppi Donne Impresa di Confartigianato Imprese Veneto e Verona, che tra le loro finalità hanno la promozione di proposte e iniziative nell’ambito delle tematiche sociali, per un consesso civile in cui sia prioritario il valore della famiglia, della solidarietà, del rispetto della dignità della donna e della persona in genere, scendono in campo.
“La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nata per volere dell’Onu, serve a ricordarci che la violenza di genere è purtroppo ancora una realtà diffusa da combattere e che la strada da percorrere è ancora lunga”. Ad affermarlo è Barbara Barbon, Presidente Donne Impresa Confartigianato Veneto.
Secondo i dati dell’Istat, nel 2020 sono state 15.128 le donne che si sono rivolte al 1522, numero antiviolenza e stalking; un numero in sensibile aumento rispetto al 2019, quando erano state 8.427. In Veneto, nel 2020 le donne vittime di violenza e stalking che si sono rivolte al 1522 sono state 956 (623 nel 2019).
“Il rispetto reciproco tra uomini e donne – continua Barbon – è il fondamento di una comunità. Il principio della parità di genere dovrebbe far parte dei processi educativi e della cultura civica di ogni Paese. Il mancato raggiungimento della parità tra uomo e donna porta, nella sua manifestazione più furente, alla violenza”.
“Siamo convinte – aggiunge Elena Favero, Presidente di Confartigianato Donne Imprese Verona – che una risposta concreta al drammatico fenomeno della violenza di genere sia il lavoro. Il lavoro è un grande passo verso la libertà e l’autonomia delle persone. Promuovere e favorire l’occupazione e la realizzazione femminile resta, dunque, un elemento fondamentale per rendere queste donne più forti e meno sole. Solo cosi troveranno il coraggio di denunciare e cercare percorsi di riappropriazione della propria dignità e libertà”.
Nel 2016, Confartigianato Imprese Veneto, assieme a Cna, Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil ha sottoscritto un accordo regionale affinché nelle imprese artigiane non si verifichino episodi di molestia o violenza di natura fisica, psichica o sessuale. L’intesa recepisce l’accordo quadro delle parti sociali europee in materia. Associazioni artigiane e sindacati veneti condannano ogni comportamento che si configuri come molestia o violenza nell’ambito dei luoghi di lavoro e stabiliscono il principio che tali atti vadano denunciati e non taciuti. L’accordo prevede che imprese, assieme a lavoratrici e lavoratori, collaborino al mantenimento di un ambiente di lavoro che rispetti la dignità di ciascuno e a sviluppare relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e reciproca correttezza.
“La violenza contro le donne si combatte dalle sue radici, mettendo le donne nelle condizioni di poter scegliere il proprio destino attraverso il diritto allo studio, il diritto al lavoro e una migliore condizione vita-lavoro” conclude Elena Favero.