A un anno di distanza dai primi casi di Covid registrati nella struttura, la casa di riposo di Legnago ha istituito oggi una giornata per celebrare l’impegno dei medici, del personale socio-sanitario e dei collaboratori dell’Ipab di Corso della Vittoria. Degli “eroi”, come li ha definiti il presidente Michele Menini. Alla cerimonia, che si è svolta in sicurezza questa mattina nel cortile dell’istituto, hanno partecipato la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, il consigliere regionale Filippo Rigo, il sindaco Graziano Lorenzetti, l’assessore al Sociale del Comune di Legnago Orietta Bertolaso, i componenti del CdA della casa di riposo, la vicepresidente Giuliana Frison e il consigliere Maurizio De Lorenzi, e don Stefano Marcolini della parrocchia di Terranegra.
“Nel marzo dello scorso anno la casa di riposo si è trovata ad affrontare un nemico che si conosceva poco. Grazie anche all’interessamento del sindaco Lorenzetti e del direttore Girardi vennero svolti i primi tamponi, i cui risultati arrivarono proprio il 31 marzo – ha ricordato il presidente Michele Menini -. Una situazione drammatica, che è stata affrontata con coraggio e determinazione dal nostro personale. I collaboratori hanno dimostrato un grande senso del dovere e grazie al loro impegno siamo usciti dalla fase più difficile dell’emergenza”.
Lucia Faggion, operatrice dell’Ipab, si è fatta portavoce dei colleghi e ha mostrato una targa, a firma del Consiglio di Amministrazione, che verrà affissa in ogni reparto: “31 marzo 2020. Una sola parola, logora, ma che brilla come una vecchia moneta: grazie! Un ricordo, un ringraziamento speciale per il coraggio e l’impegno profusi”. L’assessore al Sociale Orietta Bertolaso ha elogiato i collaboratori, i quali “hanno salvato delle vite e il loro lavoro è andato oltre, diventando una vera e propria missione”.
Poi ha preso la parola il sindaco Graziano Lorenzetti, che non ha trattenuto l’emozione: “Mi sembra di rivivere quei momenti. Sono stati giorni molto difficili perché del virus si sapeva molto poco e i dispositivi di protezione non erano disponibili come oggi. Dalle altre case di riposo arrivavano notizie poco incoraggianti e il 31 marzo giunse la conferma che anche la nostra struttura era rimasta coinvolta dalla pandemia. Oggi abbiamo preso le misure e c’è una speranza rappresentata dai vaccini, l’unica via per uscire veramente dall’emergenza”.
Il direttore generale dell’Ulss 9 Girardi ha evidenziato: “Vedo molti volti di persone che in quel periodo hanno lottato buttando il cuore oltre l’ostacolo. Oggi possiamo essere ottimisti perché i dati ci dicono che il vaccino sta funzionando. Vanno comunque mantenute tutte le precauzioni che abbiamo imparato ad adottare”.
“Se siamo usciti da quei mesi drammatici con meno danni è soprattutto grazie a voi”, ha detto il consigliere regionale Rigo. Infine ha preso la parola la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti: “Purtroppo molte persone non ce l’hanno fatta, ma voi operatori avete svolto una funzione di contatto e di speranza davvero fondamentale. Avete donato agli ospiti il calore di cui avevano bisogno e i loro familiari sapevano che li stavate accudendo come meglio non sarebbe stato possibile.A nome dei cittadini veneti vi dico grazie di cuore per tutto quello che avete fatto”.