Uno dei più celebrati direttori d’orchestra del nostro tempo, Valery Gergiev, con la sua Orchestra Mariinskij di San Pietroburgo, sarà protagonista del terzo concerto del “Settembre dell’Accademia”, questa sera alle ore 20 al teatro Filarmonico.
E’ un altro debutto a distanza di tre giorni da quello di un’altra orchestra russa, la National Philharmonic Orchestra of Russia diretta da Vladimir Spivakov, che ha conquistato il pubblico veronese venerdì scorso in un programma interamente russo.
Gergiev è l’attesissimo protagonista di un concerto che prevede invece tre autori diversi per stile ed epoca, e sarà dunque un’occasione per il pubblico del “Settembre” valutare i differenti approcci interpretativi del Maestro: è un terreno da lui poco battuto quello della musica di Rossini, in apertura (con la celebre Ouverture dal Guglielmo Tell) e dunque lo attendiamo con molta curiosità alla prova dei fatti, mentre la musica di Sergei Prokofiev è da Gergiev invece battutissimo, tanto da poter considerare il direttore osseto il più fervente alfiere della musica del grande compositore, di cui ha realizzato e promosso moltissimi concerti e registrazioni monografiche. A Verona suonerà una Suite in quattro movimento dal balletto Romeo e Giulietta Op. 64. Infine una Sinfonia che è un miracolo di equilibrio e ispirazione, una delle migliori pagine orchestrali scritte da Felix Mendelssohn-Bartholdy: la Sinfonia n. 3 “Scozzese”, sorta di appunto di viaggio compiuta da un giovane viaggiatore che dopo un decennio rivive l’incanto della natura e dei passaggi scozzesi riversandolo in una partitura di grande potenza espressiva.
L’Orchestra Mariinskij è uno degli ensemble musicali più antichi della Russia. La sua storia risale al diciottesimo secolo, con lo sviluppo del Coro a Cappella della Corte Imperiale.
Nel diciannovesimo secolo un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’Orchestra è stato giocato da Eduard Napravnik, che l’ha diretta per più di mezzo secolo. L’eccellenza dell’ensemble è stata riconosciuta negli anni da numerosi musicisti di primo livello che l’hanno diretta, tra i quali Berlioz, Wagner, von Bülow, Čajkovskij, Mahler, Nikisch e Rachmaninov. Negli anni dell’ex Unione Sovietica, le illustri tradizioni dell’ensemble sono continuate grazie a direttori quali Vladimir Dranishnikov, Ariy Pazovsky, Yevgeny Mravinsky, Konstantin Simeonov e Yuri Temirkanov.