Il giornalismo e la politica in lutto morto l’ex dg della Rai Alfredo Meocci Era stato vicesindaco e assessore alla cultura a Palazzo Barbieri. Deputato nel 1994

E’ morto Alfredo Meocci, 71 anni. Era ricoverato da tempo nel centro di cura all’ospedale di Negrar per l’aggravarsi delle conseguenze di un ictus che lo aveva colpito nel 2018 a Roma.
Giornalista Rai dal 1982, aveva ricoperto la carica di direttore generale della tv di Stato tra il 2005 e il 2006.
Era stato vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Verona, poi deputato del Ccd dal 1994 al 1996.
Entrato in Rai nel 1981 nella struttura di programmazione della sede di Venezia, nel marzo 1982 era stato assunto come redattore agli Esteri del Tg1. Nel 1984 passò al Coordinamento e Impaginazione delle Edizioni. Nel 1986 fu promosso caposervizio e tre anni dopo fu assegnato alla redazione Interni.
Nel 1990 venne eletto membro del Consiglio comunale di Verona e alle elezioni politiche del 1994 venne eletto deputato. Nel 1998 è eletto commissario dell’Autorità di Garanzia per le Telecomunicazioni. Nel 2005 viene nominato direttore generale della Rai: rientra in servizio, assumendo la responsabilità ad interim delle direzioni Ufficio Stampa, Acquisti e Servizi e della direzione Finanza e Pianificazione, Servizi Generali e Diritti Sportivi. Nel 2006, al termine del mandato, è collocato alle dirette dipendenze del direttore generale. Dal luglio 2007, per un anno, svolge il ruolo di vicesindaco del Comune di Verona.
Dal luglio 2008 al febbraio 2014, era stato nominato Consigliere per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Dal marzo 2014 riprende servizio alle dirette dipendenze del direttore generale.
Numerose le reazioni del mondo della politica e delle istituzioni, a partire dal presidente della Camera.
“La notizia della scomparsa di Alfredo Meocci mi addolora profondamente.
Nel corso della sua carriera, ha ricoperto con impegno ruoli di rilievo, come deputato, amministratore locale, direttore generale della Rai e giornalista. Ha amato Verona e ha portato avanti con determinazione le proprie idee. Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che hanno condiviso con lui il percorso istituzionale e professionale”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Cordoglio è stato espresso anche dall’europarlamentare Paolo Borchia, Segretario provinciale della Lega Verona: “La scomparsa di Alfredo Meocci ci addolora profondamente. Giornalista di valore, amministratore capace e uomo delle istituzioni, ha servito Verona e il Paese con competenza e passione”.
Meocci era ricoverato a Negrar in seguito a un grave ictus che l’aveva colpito nel novembre del 2018, mentre passeggiava per strada a Roma, vicino a Palazzo Chigi.
Da allora, con fasi alterne di recupero, Meocci è vissuto tra ospedali e centri riabilitativi.
Meocci lascia la moglie Elena Gaiardoni, giornalista e scrittrice, nei mesi scorsi era andata a vivere anche lei a casa Nogarè, dopo essersi fatta ricoverare, per stare accanto al marito nel momento più difficile.