La quarantena è arrivata per tutti. Con l’ultimo decreto firmato nella tarda serata del 9 marzo 2020 ed in vigore da questa mattina, tutti sono invitati a restare a casa, e l’Italia è stata interamente decretata come “zona protetta”. Misure drastiche che non lasciano spazio a nessuna deroga che non sia giustificatamente motivata. E anche gli esercizi commerciali che forniscono servizi essenziali come le Farmacie non ne sono esenti. “La gente che viene è molto poca, sta sulle sue e la gente ha paura” afferma la farmacista del negozio di Via Mazzini. “Mantenere le distanze è d’obbligo, ma il fatto che la gente non esca di casa si ripercuote anche su una farmacia del pieno centro come la nostra. Chi viene spesso chiede, come sappiamo, gel disinfettante per le mani e mascherina, inconsapevoli del fatto che la mascherina serve a poco per chi è sano e che sarebbe opportuno comprarla solo in caso di necessità, consideratane l’estrema carenza”. Fino alla fine della settimana scorsa, infatti, entrambi questi due prodotti erano terminati nella gran parte delle farmacie della città. E ad oggi, nonostante alcune siano state rifornite, non si può sapere con certezza quando arriveranno le prossime scorte, visto che anche gli spostamenti dei vari fornitori sono limitati. “Se per l’amuchina le aziende produttrici avevano assicurato di far arrivare i loro prodotti entro pochi giorni, per le mascherine invece non ci sono previsioni”. Questo perchè, spiega la farmacista, i fornitori hanno ricevuto un vero e proprio boom di richieste, che non sono sempre in grado di soddisfare o di farlo entro i tempi richiesti. “Per quanto riguarda i costi, il gel disinfettante, fino a qualche giorno fa, costava circa 4 euro. Nonostante l’elevata richiesta però non ci aspettiamo che le case produttrici aumentino il prezzo, ma speriamo che questa previsione sia reale. E questo perchè, come farmacia, siamo i primi a dover garantire un servizio sanitario essenziale”. Chi deve recarsi in farmacia lo fa solo per lo stretto necessario, e chi può, specialmente gli anziani, incaricano altri per il ritiro dei medicinali. C’è un’aria surreale tutto intorno. Se fino alla settimana scorsa c’era ancora qualche cittadino che usciva dalla propria abitazione, adesso l’invito del Presidente del Consiglio sembra essere stato colto appieno da Verona: restare a casa è l’unica soluzione possibile.
di Valentina Farina