Il futuro del cinema nell’era digitale Una scommessa possibile tra business e creatività sotto l’egida del valore della sostenibilità

Si inaugura dal 18 al 21 settembre a Verona la prima edizione del Cinema&Impresa Festival, l’appuntamento ideato e diretto da Francesca Pedrazza Gorlero per celebrare il suggestivo incontro fra creatività e business nell’industria cinematografica. Nato sotto l’egida del Verona Green Movie Land il Festival – che si dividerà fra Università Dipartimento scienze giuridiche, Camera di Commercio, la Biblioteca Capitolare, Vecomp spa – punta a centrare l’attenzione sul valore dell’economia dell’audiovisivo come strumento di marketing territoriale con l’obiettivo, fra l’altro, di fare del territorio una meta di produzioni all’insegna di sostenibilità e inclusione. Il progetto è realizzato con il sostegno della Camera di Commercio di Verona, con la collaborazione di WIFTM (WOMEN IN FILM TELEVISION &MEDIA) e del Laboratorio Diritto e Cinema – IUS FICTION del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona.
In programma proiezioni, tavole rotonde e workshop guidati da esperti del settore su temi come il finanziamento dei film, le strategie di distribuzione, il marketing e il branding, la tecnologia e l’innovazione e il futuro del cinema nell’era digitale. Dedicato a registi ed imprenditori dell’audiovisivo ma non solo, il Festival Cinema&Impresa vuole porsi come faro per muoversi con competenza nel complesso panorama del business cinematografico. Centrale il ruolo del networking: non quindi un calendario di passivi incontri frontali, ma anche e soprattutto un momento di confronto sull’attualità dei problemi e delle soluzioni.
“Mettere a confronto – ci spiega Francesca Pedrazza Gorlero – senza pregiudizi creatività e impresa è oggi un atto dovuto e necessario. In una sinergia che offre prospettive impensate, sostenendo la dignità, anche economica, della creazione artistica ed elevando, anche grazie all’arte, l’impresa, la sua narrazione e il suo territorio. Il connubio fra creatività, audiovisivo e impresa diventa magicamente più comprensibile quando ci mettiamo nell’ottica del valore della sostenibilità: ed è su questo presupposto che abbiamo disegnato un progetto che è anche un tavolo di lavoro e di confronto”.
Più nel dettaglio: tre le sezioni e gli approcci in cui si dipana il programma, tre declinazioni dello stesso nucleo giocando sul ponte che connette le due parole “cinema” e “impresa” che sono modulate, nel verbo “è”, nella congiunzione “e”, della preposizione “di”: perchè della Settima Arte possiamo dire che il Cinema è Impresa, ma anche scoprire i rapporti di Cinema & Impresa o il taglio che ne fa Cinema di Impresa.