Il filobus unisce Tosi, Bertucco e il Pd “Ritardo di anni, su un progetto che già c’era e sul quale si è perso tempo prezioso”

“Habemus le varianti del filobus! Peccato che ci fossero già dal 2017, alla fine del mio mandato. Sboarina ci ha messo più di 4 anni per ratificare ciò che già c’era, nel frattempo ha messo a soqquadro la città con i cantieri, tagliato alberi a rotta di collo, sperperato in Amt svariati milioni delle nostre tasse per consulenze e litigato con le ditte appaltanti. Ora, dopo aver gettato al vento quattro anni, ratifica ciò che già c’era dal 2017, ma nel frattempo il costo del Filobus è aumentato di oltre venti milioni, che pagheranno i veronesi”.
È sarcastico Flavio Tosi:
“Per anni Sboarina ha sostenuto la galleria pedonale in via San Paolo e far passare il filobus in doppia corsia nella strettissima via Pisano; mentre noi a fianco dei residenti e dei commercianti di Veronetta e borgo Venezia gli consigliavamo di andare avanti con il semaforo intelligente in via San Paolo e di sdoppiare il percorso tra via Spolverini e via Pisano per non intasare quest’ultima. Ora però Sboarina, che con colpevole ritardo finalmente procede sulla nostra strada, prova a far passare per vera la sua versione taroccata e cerca di prendersi meriti attaccando come sempre il sottoscritto. Insomma fa come proponeva Tosi, ma attacca Tosi”.
Molto critico anche Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune. “ Dopo averne parlato per più di un anno l’amministrazione Sboarina annuncia trionfalmente di aver risolto i problemi del Filobus, ma è una bufala.
Sfuma, ancora una volta, esattamente come con la Variante 29, la possibilità di qualsiasi confronto con la cittadinanza. Il “pacchetto” delle varianti è una sorta di scatola chiusa che tra l’altro si configura come mera proposta progettuale dovendo ancora passare al vaglio e dall’approvazione del Ministero. A distanza di poco più di un anno dal maggio 2020, quando il Sindaco Sboarina prometteva il “Piano B” del filobus di fronte a tutto il consiglio comunale, questo modo di fare raffazzonato e sconclusionato è inaccettabile.
Tutte modifiche note e attese da circa 5 anni, che l’amministrazione Sboarina porta a casa, provvisoriamente, il 30 settembre 2021 nell’ultimo scampolo di mandato con l’unico obiettivo di arrivare alla campagna elettorale del 2022 senza ulteriori cantieri del filobus attivi.
Infine, ecco il parere dei consiglieri del Pd, Benini, Vallani e La Paglia. “Le varianti del filobus vengono portate avanti dall’amministrazione comunale senza alcun confronto con i territori e il consiglio comunale, seminando tutta una serie di criticità irrisolte capaci di compromettere l’efficacia del mezzo e la vivibilità dei quartieri. La complessità dell’intervento per l’unificazione dei sottopassi in via Città di Nimes, di cui peraltro è previsto il dimezzamento dei tempi di realizzazione, è chiaramente sottostimata, con il rischio di creare il caos viabilistico per mesi e mesi all’interno di un’area cruciale punto di congiunzione tra quattro Circoscrizioni: la Prima, la Terza e la Quarta-Quinta.
I parcheggi scambiatori così come i provvedimenti viabilistici necessari a mantenere una adeguata velocità commerciale del mezzo, rimangono delle semplici ipotesi, mentre dovrebbero essere occasione per imprimere alla città quella svolta verso un modello di mobilità più sostenibile”.