Il filobus dei desideri. Si infiamma la battaglia attorno al filobus Mentre Roma ha fatto slittare la delibera per chiarimenti tecnici, a Verona si assiste a una guerriglia tra Sboarina che attacca Tommasi e Tosi che attacca Sboarina. Tutto mentre la città attende da anni una soluzione definitiva. Tommasi tra due fuochi

18072022_PRIMO CONSIGLIO COMUNALE ©DANIELA MARTIN

Ormai è un copione che si ripete: quando Sboarina, dimenticando di essere stato sindaco fino all’altro ieri, attacca Tommasi, si assiste alla discesa in campo dell’ex sindaco e oggi parlamentare Flavio Tosi che difende il primo cittadino seppur eletto con il centrosinistra. Un giochetto tutto politico, visto che a Verona Tosi e Sboarina stanno su fronti opposti, mentre a Roma sostengono lo stesso governo di centrodestra, seppur da trincee diverse.
Così Sboarina riferendosi a Tommasi parla di dilettantismo e mancanza di dialogo.
“Stavolta-afferma- a incepparsi è la filovia con il risultato più eclatante che i cantieri abbandonati di via Città di Nimes resteranno fermi per altro tempo. O quel che è peggio l’opera andrà avanti con il progetto vecchio e cioè con la galleria a San Paolo, passaggio in via Rosa Morando, 6.000 metri di fili in più…E se al sindaco -ha aggiunto- manca la dimestichezza politica, non altrettanto ci si aspettava dall’assessore Ferrari, l’enfant prodige della sinistra veronese. In questi sei mesi la sua stella si è affievolita perché fra esperimenti mal riusciti e marce indietro, non ne ha azzeccata una”.
A stretto giro di posta è arrivata la contraerea di Tosi, che assicura di seguire personalmente l’iter del filobus, un’opera che lui ha cominciato da sindaco. “Il rinvio del Cipess- ha detto- è una questione momentanea e risolvibile’’.
Tosi, anche in rapporto all’istruttoria del Ministero dei Trasporti delle scorse settimane, ipotizza che il rinvio possa dipendere dalla richiesta del Comune di Verona di una rideterminazione del contributo statale da 85.651.280,53 euro a 92.381.307,27 euro. “Ma penso siano questioni superabili, per le quali si può trovare un accordo, occorre una forte sinergia tra tutte le forze politiche della città” dice Tosi.Tosi invece giudica poco credibili gli attacchi di Sboarina: “Noi dell’opposizione a Verona, siamo però forza di maggioranza a Roma e quindi oggi trovo improduttivo lanciarsi in sterili polemiche o attacchi agli avversari politici, in questo caso Tommasi, quando di mezzo ci sono tanti milioni di euro per Verona e un’opera pubblica che rivoluzionerebbe in meglio la viabilità cittadina. Gli interessi della nostra città valgono di più di qualsiasi inutile guerriglia da piccolo cabotaggio politicante. Poi Sboarina, francamente, farebbe meglio a tacere, lui è la persona meno adatta per polemizzare sul Filobus: ha tenuto per anni aperti i cantieri in ogni zona della città senza cavare un ragno del buco, con una gestione sciagurata dei lavori e dei rapporti con i vari Governi che negli anni si sono succeduti; infine ha perso l’occasione storica di un bando PNRR da oltre 4 miliardi sul trasporto pubblico locale, al quale la sua Amministrazione non ha nemmeno partecipato. Significava poter ricevere centinaia di milioni per l’opera filoviaria, Padova per esempio grazie a quel bando si è portata a casa 335 milioni per potenziare la sua tramvia”.
Per l’assessore Ferrari c’è il timore che si sia trattato di una mossa politica “Ma se è così -ha chiosato l’esponente di Traguardi- è un autogol’’. A pensar male…