Il Festival lirico torna nei quartieri Dopo il successo della prima edizione, l’iniziativa di Comune e Fondazione Arena torna con un programma più ricco e diffuso, maxischermi nei quartieri e l’opera raccontata dagli esperti.

Anche quest’anno la magia del Festival lirico arriva nei quartieri. Dopo il successo di pubblico e gradimento che l’iniziativa ha riscosso nella prima edizione dell’anno scorso, viene riproposta con una format più ricco e più diffuso.
La prima della Turandot di sabato 8 giugno potrà essere vissuta anche fuori dall’Arena, nelle piazze e nei giardini della città scelti per ospitare maxi schermo e posti a sedere, offrendo così l’opportunità di partecipare gratuitamente all’evento. Un progetto del Comune di Verona e Fondazione Arena di Verona realizzato in collaborazione con Rai Cultura.

Festival lirico nei quartieri

Rispetto all’anno scorso aumentano le location scelte per ospitare il Festival lirico nei quartieri, che passano da 4 a 5.
L’8 giugno il titolo scelto per celebrare il centenario pucciniano potrà essere visto per la prima volta al parco di Santa Marta (Provianda), e poi in piazza del Popolo a San Michele Extra, al parco San Giacomo in Borgo Roma, al parco dei Cantori veronesi in Borgo Venezia e in piazza Marinai d’Italia in Borgo Milano. Qui verranno posizionati i maxi schermo e un numero di sedie sufficiente per accogliere veronesi ma anche visitatori e turisti che vorranno vivere una serata senza precedenti.
L’anno scorso l’iniziativa, proposta per la prima volta su volontà dell’Amministrazione, aveva registrato il sold out (200 posti a disposizione in ogni location) in tutti e quattro i quartieri allestiti, un’opportunità accolta con entusiasmo dai veronesi e dalle veronesi.

Il programma

Un progetto che si arricchisce nella seconda edizione con note introduttive che precederanno lo spettacolo.A partire dalle ore 21, su ogni maxischermo saranno proiettati alcuni brevi contributi video perspiegare al pubblico il mondo del canto lirico. Curiosità e aneddoti sul compositore Giacomo Puccini, di cui si celebra il centenario, sui librettisti veronesi di Turandot, genesi e trama dell’opera saranno raccontate dai musicologi, docenti e giornalisti Alberto Mattioli, Davide Annachini e Fabio Sartorelli.
Alle 21.30, in Arena e nei quartieri, si alzerà il sipario su Turandot, nella versione curata dal regista Franco Zeffirelli, première operistica del 101° Festival 2024: protagonista sarà Ekaterina Semenchuk, al debutto areniano nei panni della “principessa di gelo”, amata e sfidata dal principe ignoto interpretato dal tenore Yusif Eyvazov, beniamino areniano. Insieme a loro saranno impegnati Mariangela Sicilia nella parte di Liù e Riccardo Fassi come Timur.
Dopo la prima, Turandot replicherà il 15, il 22 e il 29 giugno con un cast di grandi voci: Yeajin Jeon e Olga Maslova nel ruolo del titolo, Gregory Kunde come Calaf, Maria Agresta e Daria Rybak come Liù.
Ma le chicche non finiscono qui, da non perdere sarà l’innovativa e immersiva proposta The Arena Experience che, tramite la realtà virtuale, permetterà ai visitatori di vivere in prima persona attraverso la realtà virtuale la messa in scena di una delle opere più celebri e amate del festival areniano, Carmen. L’esperienza sarà fruibile con appositi visori che si troveranno negli Info Point itineranti che saranno dislocati in centro e nei punti nevralgici della città, tra cui Ponte Crencano, Mercato Piazza Santa Toscana e Mercato dell’Antiquariato a San Zeno, e che forniranno informazioni sulla programmazione del Festival Lirico areniano.
In piazza Bra, il Social led Wall proietterà per tutta estate contenuti video esclusivi realizzati ad hoc da Fondazione Arena: approfondimenti, video promo, interviste ai protagonisti del Festival, così come contenuti generati dalla community online per generare senso di partecipazione e di appartenenza. Mentre sul Palazzo della Gran Guardia e lungo il Liston, stendardi e gonfaloni annunceranno le opere in programma per tutta l’estate.
Quattro punti cardine della città si coloreranno di elementi scenografici di uno degli allestimenti più celebri della storia del Festival: Aida nell’Egitto dorato e immaginifico secondo Franco Zeffirelli. All’esterno di Porta Nuova, nel piazzale della Stazione ferroviaria, alla base di Torre Pentagona e, per la prima volta, all’Aeroporto Catullo le installazioni saranno accompagnate dall’hashtag #inarena per la diffusione social di scatti e selfie. Protagonista l’illuminazione che renderà l’esperienza fruibile e ancor più spettacolare in orario serale.