Il Fai “sposa” l’Accademia di Agricoltura Carcereri "Lo scopo è quello di rendere la cultura una cosa semplice, ma concreta"

Ricostruire l’alfabeto culturale della città riportando al centro il primato della cultura attraverso la parola che ne è il fulcro. Un’iniziativa importante per far brillare nuovamente la nostra città è quella che è stata presentata oggi all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere alla presenza del presidente dell’Accademia Claudio Carcereri de Prati e la presidente del FAI Verona Maria Cristina MottaIl FAI Delegazione di Verona.
L’Accademia di Agricoltura e il FAI di Verona hanno infatti, sottoscritto una convenzione di collaborazione rivolta alla conservazione, alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio artistico di cui la nostra città e provincia sono ricche.
“La cultura è la nostra anima-ha esordito Claudio Carcereri- ed è li dove ci dobbiamo abbeverare e dove prepariamo il tempo per le generazioni future. L’accademia è entusiasta di aprire le proprie porte al FAI, che da sempre è attento alla storia, alla bellezza e all’ambiente. Sono lieto che si sia sottoscritta questa convenzione- ha proseguito-ma sono anche entusiasta della collaborazione che è nata per portare sempre più pubblico alla scoperta di queste realtà. Cerchiamo di rendere la cultura semplice, ma reale, concreta, vera. Ci siamo ampliati anche verso il mondo di internet che fa parte della nostra realtà contemporanea di oggi. Attraverso messaggi corretti si possono spingere le nuove generazioni ad un apprendimento più completo e attraverso questi mezzi possono ampliare il proprio sapere. Ringrazio tutti i presenti”, ha concluso.
La parola è poi passata a Cristina Motta che ha affermato: “Il FAI si è allargato molto negli anni. Questa convenzione vuole sottolineare il fatto che la cultura non è noiosa, ma è bella divertente, arricchente. Entriamo in punta di piedi nell’Accademia che attraverso FAI può entrare ancora di più nella città. FAI deve diventare un veicolo per far conoscere meglio questa realtà che ha scopi coincidenti per molti aspetti e crediamo che questa collaborazione possa essere fruttuosa. La cultura non è mai chiusura, quello è solo mero potere e a noi non interessa. Vogliamo aiutare i cittadini di Verona a conoscere la città da vari punti di vista e siamo consapevoli che questa convenzione può essere un buon punto di inzio’’.

Francesca Brunelli