Dagli esordi sulle piste della Romagna ai primi passi nel professionismo, fino ai trionfi di una carriera lunga ed esaltante. Valentino Rossi è raccontato a più voci nel volume “Dottor Rossi” del giornalista Stefano Saragoni (ed. Pendragon), ospite ieri all’Istituto San Zeno alla presentazione promossa da Jolly del Libro in collaborazione con Istituto Salesiano San Zeno, Comune di Verona e Associazione Genitori Scuole Cattoliche.
“Umile, curioso, trascinatore, perfezionista ed entusiasta. Cresciuto tra i motori, cavalca le due ruote in casa, poi passa al kart e alla minimoto. Grande nel talento e nella volontà, Valentino sfoggia in moto la sua determinazione a vincere, sempre e comunque. Segna un quarto di secolo di storia dei Gran Premi ed è il più amato pilota di moto”.
Non ha dubbi l’autore bolognese, già direttore della rivista Motosprint, oggi commentatore di MotoGP per Il Giornale. Saragoni ha seguito la carriera di Valentino attraverso centinaia di gran premi: “Nel libro racconto come e perché è diventato “The Doctor”, il pilota di moto più famoso al mondo, attraverso le voci di chi meglio lo ha conosciuto in casa, nei box, in pista”.
Il talento si rivela in famiglia. Presto Valentino supera in popolarità il padre Graziano, intervistato nel libro assieme alla madre, Stefania Palma, che svela aneddoti privati. “Vivace, solare, intelligente, bravo a scuola e a suonare la chitarra ma predestinato allo sport tanto che la madre ebbe a modificargli la carta identità per farlo correre un anno prima” spiega il giornalista che nel libro cede la parola a varie figure (team manager, meccanici, fisioterapista, designer) da cui emerge un Valentino competitivo e preciso ma anche capace di vivere con ironia e divertimento la sua professione e le sconfitte. “Fino alla domenica mattina non lasciava nulla di intentato. I tecnici facevano il massimo per preparare la moto ma lui in pista metteva quel di più che faceva la differenza. Ed è forse questo il segreto delle rimonte e dei sorpassi: la sua personalità da gara, il modo di affrontare le corse, la cattiveria agonistica dei grandissimi, la tenuta psicologica”. Questo secondo Saragoni ma anche a detta di altri celebri piloti che nel libro raccontano il campione dal punto di vista dei compagni e persino degli avversari: Capirossi, Gibernau, Biaggi, Melandri, Stoner, Marquez, Lorenzo, Cadalora. Welkom 2004 la vittoria più grande, 2015 la stagione più dolorosa.
Il volume è dedicato “A chi continua a sognare anche quando gli dicono che non è più tempo”.
Claudio De Signori, moderatore della presentazione, chiede all’autore come mai. Lui risponde: “Ci dicono spesso che è ora di smettere di fare ciò che facciamo. Ma Valentino ha continuato a correre quando i risultati non eccellevano e la carta identità superava i 40. Se è la cosa che amo di più, devo continuare a farla. Che sia al massimo livello o al livello più basso. Anche solo per divertirmi”. E questo, come dice The Doctor, “È spettacolare!”.