Domus Mercatorum al quotidiano L’Arena. Per la prima volta nelle 39 edizioni del Premio Fedeltà al Lavoro della Camera di Commercio di Verona il massimo riconoscimento per il contributo allo sviluppo socio-economico del territorio non è andato a un imprenditore, ma a un’impresa. “Un riconoscimento per i 150 anni della testata ”, come ha spiegato Michele Bauli che, in veste di editore del giornale, ha ritirato il premio assieme al direttore responsabile della testata, Maurizio Cattaneo, e all’amministratore delegato del gruppo Athesis, Alessandro Zelger. Un colpo di teatro che ha chiuso la cerimonia di premiazione di 22 lavoratori e 32 imprese con oltre 35 anni di lavoro e attività alle spalle, ospitata nel rinnovato auditorium della Camera di Commercio, completamente ristrutturata. “Abbiamo aperto le porte al mondo del lavoro e dell’impresa e continueremo ad aprirle: grazie ai lavori di ristrutturazione affianchiamo ai nostri tradizionali servizi di promozione e sviluppo, anche quelli di un moderno centro congressi che mettiamo a disposizione della collettività e delle imprese” ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello. Riello ha poi tracciato un quadro della situazione economica di Verona che è 10° provincia per export, con oltre 10 miliardi di euro, 4° per import, 5° per interscambio commerciale. A Verona nel 2016 ci sono stati 5.400 occupati in più, con il secondo tasso di disoccupazione più basso d’Italia. Per il secondo anno consecutivo lo stock delle imprese veronesi è tornato a crescere, se ne contano 96.211, 187 in più rispetto all’anno prima. Un tasso di sviluppo che è il primo in Veneto. Lo dimostrano gli imprenditori premiati, tra i quali la Giunta ha voluto assegnare un riconoscimento particolare alla produttrice di olio, Monica Vaccarella, a Nicola Martini, noto customer scaligero di moto, il cui locale-concessionaria in Basso Acquar è diventato un punto di ritrovo per i bikers. Un motu proprio andato anche a Giorgio Sartori, per 22 anni direzione di Confcommercio Verona. E’ stato istituito anche un premio alla memoria perché il ricordo delle gesta imprenditoriali passate possa fare da insegnamento per gli imprenditori e i lavoratori del futuro. Lo hanno ritirato commossi, Silvia e Thomas Nicolis per conto del padre Luciano scomparso nel 2012. Un imprenditore che da ragazzino aiutava in famiglia, raccogliendo e rivendendo la carta dei sacchi di cemento, e che ne ha fatto un business fondando il gruppo Lamacart (lavorazione carta da macero). A esso ha affiancato il Museo Nicolis in cui ha raccolto gli oggetti della propria passione: le auto d epoca. Gli altri premi speciali per il sociale, lo sport e la cultura hanno riconosciuto l’impegno della Fraternità Francescana di Betania, più nota a Verona come i “frati del Barana”, nella gestione della mensa dei poveri e nell’ aiuto alle famiglie bisognose, Sergio Pellissier, bomber del Chievo, e i vincitori dell’ultima edizione di XFactor: i Soul System.