Con il termine “divorzio d’argento” si fa riferimento a una separazione tardiva, a partire dai 50 anni di età. Il fenomeno risulta essere in costante aumento, soprattutto nei Paesi con alto reddito.
Sono diversi i fattori che stanno contribuendo all’incremento di questa tipologia di divorzi e vanno dall’aumento dell’aspettativa di vita, che ha portato le persone a riconsiderare le proprie relazioni, ai cambiamenti culturali, come una maggiore accettazione sociale del divorzio rispetto al passato, ma anche a importanti trasformazioni in termini di libertà e costume.
Cos’è il divorzio d’argento
Il divorzio d’argento, se scelto e non subito e se ponderato e non frutto dell’impulsività di un momento di vita, può offrire nuove opportunità come riscoprire sé stessi, sviluppare nuove amicizie, perseguire sogni e aspirazioni magari nel tempo accantonati. I dati degli ultimi anni ci dicono che non esiste più un’anzianità nel gioco delle unioni che invece tendono ad allacciarsi e sfaldarsi con sempre più “facilità”.
Negli Stati Uniti i senior stanno divorziando, come non è mai accaduto in precedenza, con un tasso raddoppiato negli ultimi 30 anni. In particolare si evidenzia che, sempre tra i senior, 8 volte su 10 è l’uomo a interrompere la relazione matrimoniale, mentre fino a circa i 40 anni di età, l’iniziativa 6 volte su 10 è dettata dalla donna.
In Italia il fenomeno inizia ad avere una struttura molto simile. Se il divorzio, e la fine di un matrimonio in generale, rappresenta sempre e comunque un importante cambiamento che coinvolge l’intero progetto di vita, in questa fase considerata matura, lo è ancora di più in quanto comporta la riorganizzazione di tanti aspetti della propria esistenza e della quotidianità che erano oramai consolidati e che ora dovranno essere completamente riorganizzati, come gli aspetti economici, di abitazione, di rete relazionale e di immagine sociale.
Le donne si riprendono con più difficoltà
Secondo un recente studio (Hu et al. 2024) pubblicato dal Journal of Epidemiology & Community Health, le donne tendenzialmente risultano avere una maggiore difficoltà a riprendersi psicologicamente dalla fine di un matrimonio in età avanzata rispetto agli uomini.
L’incremento di uso di farmaci antidepressivi nelle donne in prossimità o in conseguenza della fine della relazione col partner potrebbe essere legato al fatto che “i costi” della separazione sulla salute mentale ricadono più intensamente sulle donne piuttosto che sugli uomini.
I motivi di tale disparità possono essere diversi e comprendono le reti di sostegno sociale nonché le singole condizioni di vita dei soggetti coinvolti, ma risulta essere più che plausibile il fatto che le donne tendano ad assumersi maggiori oneri nella gestione delle relazioni interpersonali, in primis con i figli (spesso in fase adolescenziale) e che gli uomini solitamente risultino essere invece più propensi a cercare sostegno emotivo avviando rapidamente un nuovo rapporto di coppia.
Dal punto di vista emotivo, la separazione può causare una crisi di identità e un calo di autostima, accentuare sentimenti di isolamento e solitudine e può portare a depressione e ansia, è importante in tali casi richiedere il supporto di un professionista.