Rami intrecciati fra loro, adornati da piccole pigne, e tenuti insieme da intarsi che trasformano l’opera, una monumentale cornice lignea, in un’unica fusione quasi scultorea completamente ornata con foglia d’oro zecchino. La straordinaria intelaiatura, completamente restaurata, è visibile da oggi nella nuova sala dedicata al Divisionismo italiano allestita alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, finalmente riunita all’opera di Angelo Dall’Oca Bianca ‘Gli amori delle anime’ (1898) per la quale era stata realizzata. Un connubio che si presenta per la prima volta al pubblico, in uno spazio completamente ridisegnato.
Una speciale esposizione, a cura di Patrizia Nuzzo responsabile della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, che attraverso l’iniziativa Ospiti fuori dal Comune accoglie fra i dipinti esposti anche l’opera ‘L’amore nella vita’ (1901/1904) di Giuseppe Pellizza da Volpedo, in prestito dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Completa il percorso il quadro S’avanza (1896) di Angelo Morbelli.
La nuova sala è stata presentata questa mattina dal presidente della commissione Cultura Albero Battaggia insieme alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi e alla responsabile della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Patrizia Nuzzo. Presenti la restauratrice Alessandra Cottone e Isabella Brezigar dell’Archivio collezioni GAM.
“Un vero è proprio intervento di valorizzazione di uno dei capolavori della storia contemporanea veronese – ha dichiarato il presidente Alberto Battaggia –, contenuto e visibile alla GAM nella sua straordinaria cornice che è essa stessa un’opera di inestimabile valore, e un esempio di un mecenatismo volto a valorizzare il patrimonio culturale cittadino. L’acquisto del dipinto di Dall’Oca Bianca è stato infatti frutto dell’impegno del consigliere comunale Rodolfo Angheben che, agli inizi del ‘900, impiegò la somma necessaria per l’acquisizione e donazione al Museo civico”.
“L’occasione del riallestimento – ha spiegato la direttrice Francesca Rossi – è data da un importante evento: per la prima volta dopo diversi decenni il capolavoro del pittore veronese Angelo Dall’Oca Bianca è ricongiunto alla sua preziosa cornice lignea. Si rende così omaggio a uno degli artisti più intimamente legati alla città di Verona, la cui opera viene posta in dialogo con Angelo Morbelli e Giuseppe Pellizza da Volpedo, autori tra i maggiori esponenti della pittura italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento”.
“La sala Quadrata della GAM – ha sottolineato la curatrice Patrizia Nuzzo – si rinnova così con un percorso espositivo che, attraverso la formula dinamica della “rotazione” delle opere, intende valorizzare la collezione permanente e promuovere una rete di collaborazioni tra le diverse istituzioni museali italiane, riunendo opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Medardo Rosso accanto al capolavoro del veronese Dall’Oca Bianca che testimonia la sua fase di sperimentazione delle novità della pittura divisionista”.